L’allarme è stato lanciato già da qualche mese dalla Ong francese Opération Mer Propre – Operazione Mare Pulito dell’ondata di dispositivi di protezione individuale nel Mediterraneo: “Il rischio è che le mascherine superino le meduse“. Ora quella previsione rischia di diventare reale, sopratutto con la riapertura delle scuole con circa 11 milioni di chirurgiche usa e getta al giorno che, a regime, saranno a disposizione degli studenti italiani.
Per scongiurare questo pericolo, il Wwf ha lanciato la campagna “Non deve finire così” per sensibilizzare gli studenti italiani a un corretto uso e smaltimento delle mascherine.
“Se anche solo un ragazzo per classe (il 5% della popolazione studentesca all’incirca) – scrive il Wwf – disperdesse volontariamente o accidentalmente la propria mascherina, ogni giorno verrebbero rilasciate in natura 1,4 tonnellate di plastica: ciò significa che a fine anno scolastico sarebbero disperse in natura oltre 68 milioni di mascherine per un totale di oltre 270 tonnellate di rifiuti plastici non biodegradabili in natura. È come se gettassimo ogni giorno dell’anno scolastico 100mila bottigliette di plastica in natura”.
Ricordiamo che le mascherine vanno gettate nei rifiuti indifferenziati.
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