“La PNEUMATICONE 2016 SL è costretta a chiudere il sito per le vicende che negli ultimi 10 mesi hanno visto venire meno la liquidità necessaria per sostenere il mercato.”
È questo quanto si legge oramai da tempo sul sito pneumaticone.it portale di vendita di pneumatici a basso prezzo molto popolare.
Dei reclami di molti utenti che avevano pagato gomme mai arrivate, si era occupato anche un servizio di Striscia la Notizia, andato in onda asll’inizio di aprile. Da allora non sembra cambiato l’atteggiamento della azienda con sede sull’isola Gran Canaria.
Almeno secondo Federconsumatori che denuncia: “Continuano ad arrivare numerose segnalazioni circa le pratiche scorrette e le vere e proprie truffe online messe in atto da Pneumaticone, che vende prodotti non disponibili, ignorando al contempo i recessi operati dagli utenti nei tempi prescritti”.
L’associazione dei consumatori spiega di aver inoltrato la prima segnalazione all’AGCM lo scorso 29 gennaio scorso, ma che tra alterne vicende e interventi dell’Autorità competente, la vicenda ancora non vede una soluzione.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
La società in una nota sul sito attribusice la colpa della chiusura alle banche e all’Agenzia delle Entrate spagnola, informando che ha dato mandato ai propri legali ad agire contro le banche e per il recupero dei crediti. L’azione di recupero – assicura Pneumaticone – consentirà di far recuperare le somme ancora da rimborsare.
Lapidaria Federconsumatori: “È una fiducia estorta dalla società, dal momento che nessun utente ha avuto scelta: né i rimborsi, né gli ordini, infatti, vengono più evasi”.
“Al di là delle promesse e in mancanza di una procedura fallimentare – spiegano dall’associazione dei consumatori – a nostro avviso questa si configura come una vera e propria truffa a danno degli utenti, i cui diritti vengono negati in nome dell’incerto esito delle azioni intraprese dalla società. Chiediamo all’azienda di assumersi le proprie responsabilità, facendosi carico dei rimborsi per tutti i prodotti mai consegnati. In caso la vicenda non avesse una rapida soluzione in questo senso, saremo pronti a intervenire anche attraverso azioni legali, facendo così emergere le responsabilità dell’azienda”.