Coop si conferma in testa alla classifica stilata da Oxfam rispetto alla grande distribuzione italiana nel Rapporto “Diritti a scaffali GDO e giustizia nella filiera agroalimentare”: i risultati di un anno di campagna “Al giusto prezzo”. L’indagine riporta l’avanzamento delle modalità con cui i maggiori retailer italiani (Coop, Conad, Esselunga, Gruppo Selex, Eurospin) stanno affrontando il tema dei diritti umani nelle proprie filiere di produzione agroalimentare, contribuendo a eliminare sfruttamento e abusi nei campi. Già nella precedente edizione del Rapporto pubblicata a novembre 2018, Coop si era distinta ottenendo il punteggio più alto su tutti i parametri.
Coop è riuscita ad incrementare ulteriormente la sua posizione e mantenere il primo posto nonostante la maggiore difficoltà di attuare nuove azioni da leader e non seguire solchi già tracciati da altri. In particolare sul segmento trasparenza e accountability Coop sale al 46% (+13% su anno precedente), per i diritti dei lavoratori si posiziona al 54% (+12%), per i diritti dei produttori di piccola scala sale al 42% (+15%) e sul tema delle donne importanti azioni implementate per l’empowerment femminile con azioni sistematiche di monitoraggio permettono di raggiungere il 14% (+14%). “Abbiamo non solo confermato il risultato già raggiunto ma abbiamo ulteriormente migliorato su tutti gli aspetti distaccandoci in maniera significativa dagli altri retailer. Tutto ciò in linea con l’impegno che ci ha sempre caratterizzato. Sul tema delle donne siamo stati gli unici a mettere in atto azioni concrete e di ciò siamo particolarmente orgogliosi”.
Tra tutti e 5 i retairs, il maggior incremento relativo è di Selex, che ha messo in campo un progressivo impegno in termini di trasparenza, con la pubblicazione di policy aziendali inerenti i diritti umani nelle filiere, e l’avvio di un importante progetto di produzione agricola etica. Un lavoro che porta l’azienda dallo 0% del2018 ad un +23% nel 2019.