“Serve fissare un prezzo massimo per la vendita delle mascherine e, dal nostro punto di vista, azzerare o almeno ridurre l’Iva dal 22 al 4% sulle protezioni faciali”. È la richiesta al governo di Marco Cossolo, presidente di Federfarma. “La Spagna ha già deciso attraverso una legge di fissare un ricarico amministrato alla vendita delle mascherine e in settimane fisserà il prezzo massimo e in settimana lo renderà pubblico. Questo serve a porre fine alla speculazione”. Una proposta che varrebbe per ogni tipo di mascherina (chirurgica, Ffp2 e Ffp3).
Il presidente dell’associazione di categoria delle farmacie italiane chiede anche l’azzeramento dell’Iva su questi dispositivi di protezione individuale: “Se non si riuscisse a toglierla, almeno si riduca l’Imposta sul valore aggiunto dal 22% al 4%”. Un provvedimento quest’ultimo però che ha i suoi tempi. “Se il prezzo massimo sulle mascherine può essere fissato attraverso un’ordinanza del commissario speciale Domenico Arcuri, per l’Iva i tempi sono più lunghi: serve comunque una legge del Parlamento“.
Nelle scorse settimane Fedefarma aveva avanzato altre due proposte accolte dalle autorità , ovvero la distribuzione ai disabili delle mascherine acquistati dalla Protezione civile e sopratuttto la vendita “spacchettata” delle protezioni facciali rispettando determinati obblighi, come il confezionamento singolo con la relativa certificazione di conformità e il prezzo di vendita che non può essere più alto di quello se si vendesse la confezione nel suo insieme.