Alimenti a base di semi e olio di canapa: il ministero della Salute fa un (timido) passo avanti

CANAPA

Il ministero della Salute ha elaborato la bozza di decreto per la definizione dei livelli massimi di Thc – la sostanza psicotropa della Cannabis – negli alimenti.

Nella bozza vengono specificati i limiti ammessi.

Limiti massimi di THC totale

Alimenti Limiti massimi (mg/kg)
Semi (***) di canapa, farina ottenuta dai semi di canapa 2,0
Olio ottenuto dai semi di canapa 5,0
Integratori contenenti alimenti derivati dalla canapa 2,0

 

(***) inclusi quelli triturati, spezzettati, macinati diversi dalla farina

Fonte: bozza di decreto Regolamento recante limiti di tetraidrocannabinolo (THC) negli alimenti.

Il regolamento è certamente un passo avanti in un settore che si sta sviluppando rapidamente ma che ha molti punti oscuri da punto di vista legale. Fino a oggi, infatti, la canapa non rientrava nella definizione di alimento del Regolamento 178/2002 e quindi, in teoria, non poteva essere utilizzata, a prescindere dalla quantità di sostanza psicotropa che conteneva.

Un passo avanti anche il fatto che semi, farina, olio e integratori con derivati di canapa non vengano fatti rientrare nella categoria dei novel food e dunque non debbano passare il vaglio dell’Efsa, dato che sono considerati alimenti tradizionali.

Detto questo rimangono ancora molte zone oscure che la bozza di decreto della Salute non chiarisce. Non rientrano nelle definizioni il polline, per esempio, e le infiorescenze, le radici. Il primo è tradizionalmente utilizzato come rigenerante, prebiotico e antifiammatorio, ma non figurando nell’elenco degli alimenti resterebbe in quella fascia grigia di parti della pianta che, dal punto di vista legale, non possono essere usate.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Delle stesse foglie, a prescindere dal contenuto di thc, non potrebbe essere giustificato l’uso per infusi e decotti e lo stesso avverrebbe per le radici della canapa, con le quali si preparano zuppe.

A essere ammessi, invece, i semi che sono considerati una buona fonte di proteine e il loro olio ricco di acidi grassi omega-3 e omega-6.