Un milione di cittadini europei hanno firmato la petizione di Eurogroup for animals e Lega anti-vivisezione per mettere fine alle mutilazioni dei maiali. “L’industria europea dei suini – scrivono i promotori della petizione – non fa che ignorare le leggi a protezione di questi animali, mentre gli Stati Membri chiudono continuamente un occhio su aspetti dolorosi come le mutilazioni inflitte ai suini. Con la campagna europea “EndPigPain”, Eurogroup for Animals e le sue 64 organizzazioni che ne fanno parte, hanno denunciato le drammatiche condizioni di vita e le pratiche di manipolazione illecite effettuate sui maiali in tutta Europa.
La campagna
“EndPigPain” invita i competenti Ministri nazionali e la Commissione Europea a porre fine a tutte le mutilazioni suine e a garantire un’adeguata applicazione e rafforzamento della direttiva UE sui suini. “La massiccia adesione a questa campagna – dichiara Roberto Bennati, vice presidente LAV – dimostra che i cittadini europei sono sempre più consapevoli delle condizioni deplorevoli in cui la maggior parte dei suini è allevata in tutta l’Unione Europea, e chiedono un profondo cambiamento. Tale cambiamento, in via prioritaria, dovrà iniziare con l’applicazione dell’attuale legislazione europea a protezione dei suini”. Nell’UE, uno dei principali esportatori mondiali di carne suina, ci sono circa 250 milioni di suini. Tuttavia, la carne suina è in gran parte prodotta in violazione delle leggi europee.
90% dei suini mutilati
“Ci troviamo di fronte a una situazione senza precedenti – continua Bennati – dove molti degli Stati Membri dell’UE, ad eccezione della Finlandia e della Svezia, non rispettano le norme minime per la protezione di questi animali e la Commissione Europea non sta adottando misure correttive. Questo si traduce, in pratica, in oltre il 90% dei suini europei che finiscono per essere mutilati di routine (coda tagliata) perché i loro alloggi sono così squallidi e sterili che le loro code intatte – che i maiali agitano proprio come i cani – diventano l’unico stimolo disponibile e sono quindi morsi dagli altri maiali. Per prevenire questo problema, le code vengono purtroppo tagliate.”
La situazione in Italia
Secondo la Lav, in Italia solo da pochi mesi è stato varato un piano di applicazione della direttiva e questo solo dopo la minaccia di una procedura di infrazione su tali aspetti. Reineke Hameleers, direttore dell’Eurogroup for Animals, conclude: “È urgente che i politici e gli addetti al settore tengano conto delle istanze e delle esigenze della società civile”. La castrazione chirurgica di maialini giovani senza anestesia è ancora legale nell’UE e viene effettuata su più di 70 milioni di suinetti maschi ogni anno, nonostante le prove scientifiche che indicano questa procedura come estremamente dolorosa. “Ora c’è l’urgenza di garantire la fine di queste pratiche dolorose: insieme a noi, lo chiedono un milione di cittadini europei” dichiara Hameleers. A questo link è possibile vedere il video della mutilazione dei suini negli allevamenti europei. Attenzione, le immagini sono forti e potrebbero urtare la vostra sensibilità.
In Germania rinvio in vista per il divieto di castrazione senza anestesia
Intanto, in Germania la Spd partito al governo, ha chiesto di far slittare l’entrata in vigore del divieto di castrazione dei maialini senza anestesia, previsto per l’inizio del 2019. Gli allevatori sostengono che l’utilizzo di anestetico rovinerebbe la carne.
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