Una vasta operazione di contrasto al caporalato è in corso da parte della Guardia di Finanza di Siracusa, nell’ambito di una indagine coordinata dal procuratore capo della Repubblica, Francesco Paolo Giordano e diretta dal sostituto procuratore, Tommaso Pagano.
25 pattuglie dei finanzieri con l’ausilio della componente aerea di Palermo stanno individuando l’impiego di manodopera irregolare e del lavoro nero nella filiera dell’agricoltura, nel vasto territorio aretuseo.
L’evidenza – spiegano gli investigatori – è che degli oltre 13.550 gli stranieri residenti in provincia, di cui oltre 5.000 nel comune di Siracusa, molti sono impegnati in agricoltura, in condizioni di lavoro di totale sfruttamento: assenza di tutele minime, precarie condizioni alloggiative ed igienico sanitarie, salari non garantiti.
Come i nostri lettori sanno, da mesi si dibatte sulla #FilieraSporca dei campi italiani e sulle vie di uscita. Una di queste, come ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole, forestali e alimentari, Maurizio Martina al Test è considerare il caporalato alla pari dei fenomeni criminali più serie, come la mafia.