Il 75% del miele venduto in tutto il mondo è contaminato da neonicotinoidi in una concentrazione pericolosa per le api. A dirlo è una ricerca condotta da Edward Mitchell della Université de Neuchâtel in Svizzera e pubblicata sulla rivista Science. I ricercatori hanno valutato l’esposizione globale degli impollinatori a questa classe di pesticidi analizzando 198 campioni di miele da tutto il mondo: hanno trovato almeno uno dei cinque composti  (acetamiprid, clothianidin, imidacloprid, thiacloprid e thiamethoxam) nel 75% dei campioni mentre il 45% ne conteneva due o più e il 10% quattro o cinque.
Un danno alla biodiversitÃ
Le conclusioni della ricerca dimostrano che le api sono esposte ai neonicotinoidi nel loro cibo in tutto il mondo e questo può aumentare i danni agli impollinatori con tutte le conseguenze che comporta. La crescente evidenza del declino globale di impollinatori sta causando preoccupazione per la conservazione della biodiversità e la manutenzione degli ecosistemi. I pesticidi di neonicotinoidi sono stati identificati o sospettati come un fattore chiave responsabile di questo declino.
Nessun pericolo per l’uomo
Le concentrazioni rilevate dallo studio sono al di sotto del livello massimo di residui autorizzato per il consumo umano (media ± errore standard per i campioni positivi: 1,8 ± 0,56 nanogrammi per grammo). Tuttavia, anche se le concentrazioni riscontrate non sembrano al momento pericolose per la salute umana – concludono gli autori – servono ulteriori studi in merito, in quanto i neonicotinoidi potrebbero avere anche effetti sull’uomo, sul suo sistema immunitario e sulla crescita.