Come faccio a sapere se il mio volo è stato cancellato? Entro quanti giorni la compagnia deve comunicarmi l’annullamento? Che documenti devo conservare per avere il rimborso? Sono tante le domande che in queste ore si pongono i passeggeri che hanno acquistato un biglietto Ryanair e vivono nell’incertezza di sapere ce ne sarà del loro viaggio di piacere o di svago. Abbiamo cercato di fare chiarezza rispondendo ad alcune delle domande più comune con l’aiuto di Carmelo Calì, legale e responsabile del settore Turismo di Confconsumatori.
Se mi annullano il volo di andata è automaticamente cancellato il ritorno?
No, l’annullamento non è automatico ma il rischio c’è dal momento che non si conoscono i criteri con cui la compagnia sta procedendo alla scelta dei voli cancellati.
Mi hanno annullato l’andata ma non il ritorno, posso chiedere il rimborso anche di quello?
No, si ha diritto al rimborso solo per il volo cancellato. Se tuttavia il passeggero, a causa della cancellazione del volo di andata, rinuncia a partire e quindi non usufruirà del volo di ritorno, potrà chiedere la restituzione del prezzo pagato sotto forma di risarcimento e non di rimborso.
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Entro quanti giorni Ryanair deve comunicare l’annullamento?
Non esiste un termine entro cui comunicare la cancellazione, che resta sempre un fatto illegittimo. La normativa disciplina al contrario quali sono i diritti del passeggero in base al momento nel quale viene comunicata la cancellazione. La comunicazione deve essere individuale, cioè indirizzata alla persona che ha acquistato il biglietto. Non valgono le informazioni diffuse genericamente on line. Insieme alla comunicazione dell’annullamento la compagnia deve proporre la riprotezione offrendo un volo alternativo ragionevole e soddisfacente per il passeggero.
E se me lo comunicano poche ore prima?
Se non ci si è recati ancora in aeroporto, spettano rimborso, compensazioni ed eventuali risarcimenti supplementari. Se invece ci si trova già in aeroporto, oltre ai predetti diritti, spetta l’assistenza e, quindi, pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell’attesa, eventuale pernottamento in hotel e transfert per e dall’albergo, nonché la possibilità di effettuare telefonate, fax o mail. E’ bene precisare che l’assistenza deve essere offerta dalla compagnia, la quale deve approntare e garantire i relativi servizi e non può scaricare sul passeggero l’onere di anticipare tali spese per ottenere successivamente il rimborso. In ogni caso se la compagnia viene meno ai propri doveri, il passeggero può provvedere autonomamente e chiedere successivamente il rimborso.
Quali sono i diritti dei viaggiatori in questi casi?
Quanto ai diritti è necessario distinguere tra i passeggeri a cui la cancellazione verrà comunicata con un preavviso superiore o inferiore a due settimane. A questi ultimi spetterà la compensazione pecuniaria che andrà da un minimo di 250,00 euro ad un massimo di 600,00 euro in base alla lunghezza della tratta. Ryanair potrà sottrarsi alla compensazione solo se il volo di riprotezione giungerà alla destinazione finale entro quattro ore dall’orario originariamente previsto nel caso in cui la comunicazione della cancellazione sia avvenuta tra due settimane ed una settimana prima; oppure entro due ore nel caso in cui il passeggero sia avvisato meno di sette giorni prima della partenza. Nessuna compensazione pecuniaria spetterà , purtroppo, ai passeggeri che saranno avvisati con oltre due settimane di preavviso: questi ultimi riceveranno automaticamente solo il prezzo del biglietto pagato e non usufruito. Ma avranno in ogni caso diritto al cosiddetto risarcimento supplementare.
Quali documenti il passeggero deve presentare alla compagnia per richiedere l’eventuale risarcimento supplementare?
A tutti i passeggeri, e quindi sia a quelli a cui spetterà la compensazione pecuniaria, che agli altri, spetta ai sensi dell’art. 12 del Regolamento Comunitario 261/04 il cosiddetto risarcimento supplementare. Ne consegue che tutti i danni patrimoniali che i passeggeri subiranno a causa della cancellazione potranno essere risarciti. Si tratta in particolare di tutte quelle spese che il passeggero ha preventivamente affrontato in occasione del viaggio e che andranno perse, totalmente o parzialmente, quali ad esempio la prenotazione di un hotel. Oppure quelle che dovrà sostenere a causa della cancellazione, ad esempio acquistando altro biglietto presso altra compagnia per partire lo stesso giorno programmato, in assenza di adeguata riprotezione da parte di Ryanair. E’ opportuno, quindi, conservare scontrini e quanto altro per dimostrare le avvenute spese.
Che fare per far valere i propri diritti?
Inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno oppure una pec alla rappresentanza in Italia della Compagnia aerea contestando i fatti e chiedendo rimborsi e risarcimenti. I diritti non sono soggetti a nessun termine breve ma soltanto al termine biennale di decadenza, e quindi nessun timore di perdere quanto spettante per non aver fatto tempestivamente reclamo.