Mucche al pascolo? Danno latte più ricco in vitamine e omega3

CARNE

Latte pastorizzato normale, latte da mucche al pascolo, da mucche alimentate a fieno, latte di montagna… Se sulla confezione, invariabilmente, compaiono mucche felici, montagne verdi e prati fioriti, cosa arriva davvero nel bicchiere?
Se lo è chiesto K-tipp, mensile dei consumatori svizzeri e lo ha fatto inviando in laboratorio 15 prodotti comuni nei supermercati elvetici.

Biodinamico, biologico, al prato…

La prima conclusione a cui sono arrivati gli esperti è la presenza di vitamine preziose nel latte ottenuto da agricoltura biodinamica e biologica. Molte vitamine, ma una quantità relativamente più bassa di omega 3 è stata trovata in due prodotti lattiero-caseari di montagna.
Al contrario, il latte che dichiarava di essere ottenuto da animali alimentati a fieno contenevano più omega 3 di qualunque altro campione.
Gli esperti hanno valutato il contenuto degli acidi grassi omega-3 in percentuale e la somma delle vitamine A e D per decilitro. Ma quali sono le differenze tra un latte “normale” e uno “speciale”? Per gli omega 3 i vincitori del test hanno fatto segnare oltre 70 milligrammi per decilitro di latte. Nel latte standard non si superavano i 50 milligrammi.

Svizzera, isola felice

Fin qui la situazione svizzera, con marche, tra l’altro, non presenti nel mercato italiano. E con una situazione degli allevamenti decisamente migliore di quella italiana. Che ci siano solo piccole differenze nella qualità delle normali varietà di latte e di quelle speciali, in terra elvetica, si spiega con le generalmente buone condizioni di alimentazione delle vacche da latte in Svizzera. Oltre l‘80% degli animali trascorrono la maggior parte del loro tempo all’aperto, da maggio a fine ottobre. Due terzi degli agricoltori svizzeri seguono anche il programma “latte e carne di produzione graslandbasierte” con alimentazione che include erba fresca, fieno e erba fermentata, il cosiddetto silaggio.

Un test condotto nel 2012 dal Salvagente, oltre a svelare un caso di frode in un latte speciale, aveva misurato il rapporto Omega3/Omega 6 stabilendo, anche allora,  differenze tra i latti “locali”, ottenuti da mucche al pascolo o addizionati e confezioni da allevamenti tradizionali.