L’associazione di Carlo Rienzi chiede all’Antitrust di inibire la pubblicazione del prossimo test del Salvagente. Il motivo? Il nostro giornale ha trovato 11 bottiglie su 20 di olio non extravergini come promettevano. Una voglia di censura che fa pensare più all’olio di ricino che al frutto delle olive
Il modo migliore per festeggiare la giornata mondiale per la libertà di stampa l’ha trovato il Codacons che ha chiesto all’Antitrust (vaticinando chissà quali poteri speciali per un’Authority che si occupa d’altro) “in via preliminare di inibire la pubblicazione dell’articolo della rivista Il Salvagente di fine maggio 2023″.
I lettori cosa troveranno di così “delittuoso” nel prossimo numero del nostro mensile? Notizie contrarie al buon costume? Apologie di fascismo? O informazioni tali da configurare un reato di stampa clandestina? Nulla di tutto questo: pubblicheremo i risultati di un test condotto su 20 oli venduti come extravergini e che per la stragrande maggioranza (11) – a ben due panel test ufficiali – sono risultati vergini.
L’associazione presieduta da Carlo Rienzi non è nuova nel difendere non già gli interessi dei consumatori ma quelli dei produttori: nel 2021, dopo un analogo test condotto dal Salvagente su 15 bottiglie, si era schierata a difesa di alcuni imbottigliatori e aveva presentato all’Antitrust un esposto contro il Salvagente. Ne scaturì una multa per il nostro giornale (è pendente ancora il ricorso presentato dal Salvagente al Tar) in virtù di un ipotetico conflitto di interessi che però non è stato ritenuto tale dal Tribunale di Spoleto che il 10 gennaio scorso ha ribadito la legittimità dei test comparativi come “strumento di giornalismo di inchiesta” e ha condannato al pagamento di 80mila euro di spese legali l’azienda Coricelli che – dopo aver perso al penale – era ricorsa al tribunale civile per la richiesta di 20 milioni di risarcimento. Richiesta risarcitoria che si è trasformata per l’azienda in un boomerang.
Al Codacons che rinfacciava al Salvagente conflitti di interessi, abbiamo ricordato anche quello che allora intratteneva con l’azienda Coricelli per la quale si era mosso con tanta veemenza contro di noi.
Ora il Codacons torna alla carica regalando al Salvagente la possibilità di parlare del proprio lavoro ancor prima che venga concluso. Naturalmente non vorremmo spiegare noi all’avvocato Rienzi che l’articolo 21 della Costituzione dispone che “La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria”. Ricorrere all’Antitrust, come ha scritto bene il direttore di Teatro Naturale, Alberto Grimelli, è semplicemente inutile: “L’Antitrust è infatti un’autorità amministrativa e non giudiziaria e non può sequestrare preventivamente una pubblicazione giornalistica, prerogativa concessa solo a un giudice, tra l’altro in rarissimi casi”. Ma tant’è, la fantasia dell’avvocato Rienzi non ha confini.
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Spiace però constatare che purtroppo nel 2023 c’è ancora chi confonde l’olio di ricino con l’extravergine. Certi del nostro lavoro, del rispetto dei nostri lettori e della terzietà dei laboratori di cui ci serviamo, sapremo trovare un modo migliore per festeggiare la libertà di stampa.