Astenia primaverile: 5 rimedi per combatterla

ASTENIA

In primavera è facile percepire una maggior stanchezza fisica: questa condizione, l’astenia, però può essere prevenuta con una serie di accorgimenti

Uno scenario piuttosto comune quando con l’arrivo di marzo le giornate iniziano ad allungarsi (e le temperature ad alzarsi) è la percezione di un senso di stanchezza diffuso, spesso molto fastidioso, che può rendere complicato portare a termine le attività quotidiane. In linguaggio tecnico questo particolare tipo di condizione ha un nome preciso: è l’astenia primaverile.

Non si tratta, ovviamente, di una condizione particolarmente grave di cui bisognerebbe preoccuparsi (perlomeno in assenza di altri sintomi evidenti e più gravi). È inoltre possibile prendersene cura con una serie di semplici accorgimenti, ecco quali.

Come si manifesta l’astenia primaverile

Il termine fa riferimento ad uno stato di stanchezza psico-fisica generalizzato che si presenta in diversi soggetti nel passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile. Anche chiamato “mal di primavera” nel linguaggio popolare (oppure “sindrome da letargo”) è legato al fatto che il nostro organismo necessita di tempo per abituarsi non soltanto alla colonnina di mercurio che inizia a salire ma anche all’allungarsi delle giornate e all’ora legale. In questa situazione, tendiamo dunque a faticare quando si tratta di resistere agli sforzi.

Le principali cause

Quello che succede al fisico in questi casi è essenzialmente dovuto a delle problematiche che interessano perlopiù il sistema motorio e il sistema nervoso centrale. Sono numerose le cause che possono provocare questo stato e sono da riferirsi a fattori quali:

  • L’alterazione del sonno
  • La gravidanza o la menopausa
  • Un allenamento eccessivo
  • L’alcolismo o la tossicodipendenza
  • Infezioni varie
  • Le alterazioni del metabolismo
  • Le endocrinopatie
  • La malnutrizione
  • Determinate malattie cardiovascolari o osteoarticolari
  • Il cancro
  • Disagi di natura emotiva o addirittura psichiatrica

Perché con il cambio di stagione si percepisce una maggior stanchezza?

Al di là delle motivazioni sopracitate, esistono una serie di precise condizioni climatiche che con l’arrivo della primavera possono influire in maniera decisa sull’organismo umano. A proposito del tema, il Maurizio Tommasini, responsabile di Medicina Generale ed Epatologia di Humanitas, ha spiegato:

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Le persone cosiddette ‘meteoropatiche’ risentono più di altre dei mutamenti climatici, dei repentini sbalzi di temperatura ai quali l’organismo si trova impreparato, e avvertono disturbi che spesso finiscono per interferire con le abitudini di vita e con il normale svolgimento delle attività quotidiane.

Che tipo di influenza ha il cambiamento climatico sugli individui?

Quando si presenta un netto cambiamento della temperatura esterna, il fisico risente di una serie di effetti che accentuano un’eventuale condizione già presente. Esso può infatti influire su una tensione nervosa preesistente, contribuendo a impattare su elementi come sonno, appetito e umore.

La stagione primaverile, particolarmente con il cambio d’ora, può avere un impatto considerevole sugli individui che tendono a soffrire di insonnia. La modifica improvvisa di un’abitudine che presenta già di per sé delle problematiche può di fatto peggiorare le cose, disturbando la fase di sonno e di conseguenza quella della veglia. Il risultato è che chi fa fatica ad addormentarsi durante la notte rischierà di sentirsi ancor più affaticato di giorno, portandosi sulle spalle la sensazione di non essersi riposato in maniera adeguata. In questo scenario, il senso di debolezza e stanchezza generale sarà ancor più accentuato.

Tra i soggetti a rischio ci sono indubbiamente anche tutti quei pazienti che tendono a soffrire di allergie stagionali, che solitamente si ripresentano proprio in concomitanza con i primi caldi; sono più debilitati a livello fisico, inoltre, anche tutti gli individui che seguono uno stile alimentare disordinato e poco equilibrato, mancante di alcuni elementi importanti elementi nutrizionali (soprattutto vitamine e sali minerali).

Cosa fare in questi casi: tutti i consigli utili

Poiché si tratta di una condizione che si ripresenta più o meno nello stesso periodo nel corso dell’anno si può certamente giocare d’anticipo, applicando una serie di semplici accorgimenti per tempo.

Prima di tutto è consigliabile chiedere un consulto al proprio medico di fiducia, che sarà certamente in grado di fornire le indicazioni del caso per recuperare le forze nel più breve tempo possibile. L’esperto potrà inoltre prescrivere una serie di accertamenti ed esami, anche al fine di escludere la presenza di altre malattie varie ed eventuali.

Generalmente questo controllo medico di routine prevede un check della pressione arteriosa: se è troppo bassa è tendenzialmente una delle principali cause dell’astenia. Una volta accertato che il paziente soffre di bassa pressione sarà necessario capire con maggior precisione da cosa quest’ultima possa dipendere. Di norma si manifesta quando un individuo è naturalmente predisposto, quando è disidratato, quando è rimasto esposto al caldo troppo a lungo e quando presenta una mancanza di sali minerali.

Un altro elemento da non sottovalutare è la carenza glicemica, cioè la mancanza di determinati livelli di glucosio nel sangue. Il medico potrà effettuare questa misurazione con un apparecchio elettronico e in maniera istantanea, senza la necessità di effettuare alcuna puntura sul suo paziente.

Molto importante in questo contesto sarà inoltre sottoporsi ad approfonditi esami del sangue e delle urine. Questi test vanno infatti a misurare una numerosa serie di parametri come per esempio l’anemia, cioè la mancanza di ferro nel sangue, o ancora l’ipoglicemia o le alterazioni ormonali. Tali elementi, in modo isolato o congiuntamente, possono facilmente essere alla base di un generalizzato senso di spossatezza.

Si vedano qui di seguito altri 5 consigli per combattere l’astenia.

1. I campanelli d’allarme: i fattori da prendere in considerazione

È sbagliato pensare che certi sintomi, soprattutto se molto accentuati, debbano in qualche modo essere presi sottogamba, come qualcosa di “normale”. Se si dovessero sottovalutare alcuni segnali che il corpo invia si potrebbe rischiare di peggiorare una situazione già di per sé piuttosto delicata.

Il consiglio più importante da tenere a mente in questo caso è dunque quello di ascoltare i messaggi che l’organismo invia, assecondando per quanto possibile la necessità di riposo e implementando una serie di buone pratiche.

Per esempio, è necessario in questi casi idratarsi con frequenza, porre attenzione alle temperature esterne particolarmente elevate, rispettare i riposi dei turni di lavoro (niente stakanovismo, per intenderci) e prendersi cura della propria salute in generale sottoponendosi a controlli regolari (in particolar modo alle analisi del sangue).

Uno stato di astenia, inoltre, non dovrebbe in alcun modo essere motivo di vergogna. Se si dovessero presentare in questo contesto anche sintomi psichiatrici importanti (ansia, attacchi di panico eccetera) sarebbe assolutamente necessario un consulto presso un esperto che possa indirizzare il paziente verso la terapia più adeguata.

2. I cibi consigliati

Uno stile di vita sano passa anche dall’alimentazione, elemento centrale per la salute che troppo spesso si tende a non prendere in considerazione nella maniera adeguata. Eppure, una dieta corretta che includa in modo bilanciato tutti i macronutrienti di cui il corpo ha bisogno gioca un ruolo centrale nel rifornimento delle energie all’organismo.

Mangiare bene, inoltre, riduce l’ipertensione, contribuisce a un sonno regolare e alla remissione di certe malattie (come l’iperglicemia o l’ipertensione).

Prima di tutto è fondamentale ricordarsi del ruolo cruciale dell’acqua: berne almeno 2 litri al giorno aiuta a tenere sotto controllo il volume del sangue e, di conseguenza, i livelli della pressione arteriosa di cui già si è discusso in precedenza. Anche i sali minerali sono importantissimi per l’equilibrio dei liquidi corporei e la loro mancanza nell’organismo rappresenta una delle principali cause di astenia: per assumerne la maggior quantità possibile (spesso si segnalano carenze di potassio e magnesio) è consigliabile consumare importanti quantità di frutta e verdura.

Un errore che spesso viene commesso da chi va alla ricerca di una rapida perdita di peso, in aggiunta, è la riduzione o addirittura l’eliminazione dei carboidrati. Tuttavia, queste sostanze sono preziose per il mantenimento di livelli adeguati di glicemia nel sangue, soprattutto quando si svolgono lavori particolarmente intensi.

Per quanto riguarda le abitudini alimentari è anche importante ricordare come la ripartizione dei pasti dovrebbe essere suddivisa in modo tale da permettere un riposo senza interferenze. In riferimento alla cena, ad esempio, vale la pena sottolineare come quest’ultimo pasto della giornata non dovrebbe essere troppo ravvicinato al sonno notturno e dovrebbe altresì essere composto di alimenti facilmente digeribili.

3. Le abitudini alimentari da evitare

Per il resto, non esistono cibi che presi singolarmente possano causare astenia. In ogni caso, un livello alto di glucosio nel sangue può facilmente portare ad una debolezza generalizzata, soprattutto nei soggetti diabetici. Ecco dunque che alla luce di quanto detto fino a questo punto sono assolutamente da evitare tutti i cibi troppo calorici o che contengono troppo zucchero, come il cosiddetto junk food presente in gran parte delle catene di fast food. Bisognerebbe inoltre evitare l’uso e l’abuso di sostanze alcoliche, vino e birra compresi.

4. I rimedi naturali

Da un punto di vista naturale sono essenzialmente tre i fronti sui quali ci si può muovere: oltre alla terapia psicologica è infatti possibile affidarsi all’utilizzo di prodotti stimolanti reperibili in erboristeria e in preparati che possano integrare le sostanze mancanti nell’organismo (come gli Omega 3, gli antiossidanti e il potassio e il magnesio).

Le cure farmacologiche

Se non si riuscisse a risolvere il problema né prendendosi cura dei sintomi, né con l’alimentazione o i rimedi naturali si potrebbe a questo punto pensare di utilizzare dei farmaci una volta però consultato il proprio medico o uno specialista.

In farmacia sono disponibili ad esempio medicine iperglicemizzanti per la cura del diabete, le terapie ormonali, i prodotti antivirali e antibiotici e gli antinfiammatori, in grado di risolvere gli effetti di patologie che possono essere causa di astenia.

In riferimento alle problematiche psicologiche, in parallelo, si potranno acquistare sonniferi e sedativi per ripristinare la regolare alternanza di sonno e di veglia, gli ansiolitici, gli antidepressivi e gli antipsicotici. Ovviamente, la strada farmacologica dovrebbe essere intrapresa solo ed esclusivamente sotto indicazione del proprio medico.