Ecopelle o pelle sintetica? Ecco come riconoscere le due tipologie di tessuto e scegliere indumenti in vera pelle
L’ecopelle, denominata anche pelle ecologica o ecocuoio, nulla ha a che vedere con la finta pelle, che è di origine sintetica e non proviene da materiali di origini animale. Ciò che distingue l’ecopelle è sicuramente il fatto che viene prodotta seguendo un protocollo a basso impatto ambientale, costituito da precise norme tecniche. Ma come distinguere i due tessuti, che per certi versi sono spesso sovrapponibili?
Le caratteristiche
L’ecopelle è vero e proprio cuoio a ridotto impatto ambientale. La normativa stabilisce che per “pelle ecologica” e le varie accezioni si intenda sempre vera pelle, quindi cuoio di origine animale ed eco-friendly, ottenuto con processi non inquinanti.
In primo luogo, la finta pelle risulta omogenea e uniforme su tutto il tessuto, mentre la pelle vera assorbe e mantiene il colore in modo differente in base allo spessore e all’elasticità del derma. Altro punto importante riguarda il tatto: la pelle vera, a contatto con la pelle, dovrebbe rimandare una sensazione di calore. L’ecopelle è inoltre soffice e malleabile, caratteristiche che sicuramente le consentono di essere durevole nel tempo malgrado un utilizzo costante; al contrario, la similpelle è tendenzialmente più dura. Anche l’odore è caratteristico, dal momento che la pelle sintetica ha un tipico odore di plastica o simile a quello di altre sostanze, come benzina e petrolio. Viceversa, l’odore di un capo in vera pelle sarà inconfondibile, del tutto simile a quello che si percepisce entrando in una pelletteria.
Un tessuto in vera pelle sarà inoltre dotato di queste caratteristiche:
- durevolezza;
- traspirabilità;
- resistenza;
- morbidezza.
Come riconoscere un tessuto in ecopelle
Oltre che basandosi su criteri quali odore e tatto, un aiuto rilevante può provenire dall’etichetta. Le etichette che accompagnano i capi d’abbigliamento o gli oggetti che si intendono acquistare devono, secondo normativa Ue, riportare tutti i materiali utilizzati per la realizzazione del prodotto. Sempre sull’etichetta si dovrà aver cura di indicare gli estremi del produttore e le informazioni per rintracciare l’origine dei prodotti. Secondo quanto riportato dal dm 11 aprile 1996, la vera pelle 100% deve riportare il logo con dicitura “vera pelle” impresso a fuoco, stampato o incollato su ogni prodotto.
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Di cosa è fatta la pelle sintetica
Anche detta similpelle o fintapelle, si tratta in genere di un tessuto (anche di origine naturale) sul quale viene spalmato un polimero, normalmente il Pvc. Nonostante sia stato eliminato dalla maggior parte delle normative recenti, il Pvc continua ad essere utilizzato in numerosi paesi dell’Est e dell’estremo oriente.
Pericolo microplastiche
La preoccupazione principale riguardante i tessuti sintetici è sicuramente quella relativa alla presenza delle microplastiche. Si tratta, in questo caso, di microplastiche secondarie, originate quindi dall’usura, dal deterioramento o dalla frammentazione di materiali in plastica, compresi appunto i tessuti sintetici. I rischi per l’uomo sono stati ampiamente indagati e confermati e possono essere di natura fisica, chimica o microbiologica. I rischi fisici dovuti alle Mp riguardano principalmente il loro attraversamento delle barriere biologiche, quali la barriera intestinale o ematoencefalica, con possibili danni diretti agli apparati respiratorio e digerente. I rischi chimici sono da imputare primariamente alla presenza di contaminanti, come ftalati o idrocarburi policiclici aromatici, spesso presenti nelle Mp. Dal punto di vista microbiologico, inoltre, sembra che le Mp possano trasportare, attaccati alla loro superficie, microrganismi patogeni quali Escherichia Coli, Bacillus Cereus e Stenotrophomonas Maltophilia.