Il fruttosio si usa come dolcificante in alternativa allo zucchero. In realtà si trova in modo naturale nella frutta e nella verdura, da cui prende anche il nome. A cosa serve e tutto quello che c’è da sapere su questa sostanza.
Per cosa serve il fruttosio
Quali sono cibi che contengono fruttosio
- miele;
- datteri;
- uva secca;
- fichi secchi cotti;
- datteri secchi;
- salsa barbecue;
- purea di prugne;
- melassa;
- prugne secche;
- cetrioli dolci;
- aceto balsamico;
- succo di melograno;
- pere;
- mele senza buccia;
- coca-cola senza zucchero;
- nettare di tamarindo;
- pomodoro in barattolo;
- cachi;
- ciliegie.
In misura minore, il fruttosio è presente in: mirtilli, banane, mango, kiwi, peperoncino in polvere, papaya, amarene, e cocomero. In generale, non è contenuto nei latticini, nel pesce, nei frutti di mare, nel comune zucchero, nelle patatine fritte, nel riso integrale, nelle creme di formaggio, nel pollo e nelle uova.
Il fruttosio fa male
Il fruttosio può fare male, ma non per via delle sue caratteristiche. Infatti, si deve fare la differenza tra il fruttosio puro e quello contenuto nella frutta. Infatti, il massimo che si può assumere come fruttosio è di 50 grammi al giorno. È anche vero che il riferimento è al fruttosio in frutta e verdura, che fa benissimo.
Infatti, nel caso del fruttosio puro, la dose giornaliera scende a 25 grammi. Il fruttosio non fa male con un’assunzione di frutta e verdura a fine pasto o al posto di uno spuntino o di una merenda. In generale, il fruttosio puro non dovrebbe superare il 5-10% del fabbisogno energetico di un adulto.
Quando si superano queste dosi giornaliere, oppure si esagera con le bustine o con i cibi dolci realizzati con il fruttosio, i sintomi e i malesseri purtroppo si presentano.
Che cosa caratterizza il fruttosio
Potere dolcificante
Il fruttosio ha un alto potere dolcificante, ben più alto rispetto al comune zucchero bianco. Infatti, il primo ha un potere dolcificante pari a 133, mentre il secondo si ferma solo a 100, pur essendo l’unione tra il fruttosio e il glucosio. Purtroppo, però, questo potere dolcificante funziona solo a freddo.
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Infatti, il fruttosio dolcifica meno se la bevanda dove lo inseriamo è calda. In questi casi, sarebbe più pratico utilizzare lo zucchero, ma in quantità minori. Lo zucchero si potrebbe usare in bevande particolarmente amare. Nelle ricette c’è anche chi abbonda con lo zucchero, aggiungendolo anche nello yogurt oppure esagerando con i dolci.
In questi casi potrebbe essere utile sostituire la parte eccedente alla giusta quantità di zucchero – cioè 20 grammi al giorno – con il fruttosio, guadagnando così 25 calorie. Nei dolci freddi, invece, conviene utilizzare il fruttosio, proprio per via del suo maggior potere dolcificante in quel contesto.
In teoria un dolce dovrebbe essere buono non tanto perché si sente lo zucchero o si sente la sensazione dolce, ma soprattutto per l’utilizzo di frutta fresca o di materie prime di una certa qualità , oppure per via della consistenza particolare.
Metabolismo
Un’altra caratteristica importante riguarda il metabolismo del fruttosio, cioè come questo elemento viene assorbito dal corpo umano. In generale, il fruttosio richiede più tempo per essere assorbito rispetto al saccarosio, cioè rispetto allo zucchero comune. In più quando viene assorbito, il fruttosio deve essere portato al fegato per essere trasformato in glucosio, che è lo zucchero più semplice.
Quindi non va direttamente nel sangue. A questo punto, il glucosio può trasformarsi in glicogeno epatico o in trigliceridi. Nel primo caso, rimane nel fegato. Nel secondo caso, viene inserito nel sangue, quindi alza di pochissimo il livello della glicemia.
Questo vantaggio resta finché il fegato non lo trasforma completamente in trigliceridi. Quando il fegato crea trigliceridi in grandi quantità nel sangue, si alza il livello di trigliceridemia. Quando si alza questo livello, la persona ha maggiore rischio di malattie cardiovascolari. In più con il tempo, i trigliceridi possono provocare la steatosi del fegato, ovvero il fegato si ingrossa e appare ingrossato quando si fanno le ecografie. Per questo c’è una dose consigliata di fruttosio al giorno.
Controindicazioni
Quale frutta contiene più fruttosio
Quale verdura contiene fruttosio
Conclusione
Il fruttosio è un alleato del benessere, ma si deve fare attenzione a come lo si utilizza. Se lo si usa nelle dosi consigliate, magari si evita puro e si assume direttamente attraverso la frutta, diventa una soluzione pratica per perdere peso e per ridurre l’assunzione di zuccheri più pesanti all’interno dell’organismo. In più, l’assorbimento rallentato è un ottimo modo per ridurre il senso di fame. La sostituzione dello zucchero con il fruttosio dipende dalla situazione.
Infatti, sarebbe più conveniente ridurre le dosi di zucchero e sostituirle con la stevia, sempre nelle dosi consigliate. Infatti, la stevia ha un potere dolcificante, però non comporta calorie, cosa che invece fruttosio e saccarosio fanno. Il fruttosio è utile soprattutto quando viene assunto insieme ad altri carboidrati, perché questo ne facilita l’assorbimento e lo trasforma in uno strumento per fare prevenzione.
Il fruttosio diventa invece un nemico quando lo si assume in quantità superiori ai 50 grammi al giorno – puro e frutta – oppure ai 25 grammi al giorno (solo puro). In quel caso, il corpo può manifestare alcuni sintomi fastidiosi. Chi è già intollerante o allergico ad altri alimenti, deve fare attenzione a non essere intollerante anche al fruttosio, perché a quel punto, anche una piccola quantità può dare fastidio. Chi è diabetico deve fare bene i conti con la glicemia. Infatti, è vero che il fruttosio non aumenta tantissimo livelli di glicemia, ma se si assume molto spesso, soprattutto nell’età infantile, può causare una resistenza all’insulina secondo gli ultimi studi.
Per evitare di assumere quantità eccessive di fruttosio, è importante verificare le bevande light o i succhi di frutta. Infatti, in questi prodotti potrebbero esserci quantità elevate di tutto cio che passano inosservate perché è difficile che le persone leggono le etichette quando scelgono un prodotto per bambini o un succo di frutta.
Questo non vuol dire che i bambini devono rinunciare al fruttosio e al succo di frutta. Semplicemente vuol dire che bisogna fare attenzione ed evitare che il bambino assuma troppe bevande con il fruttosio in tenera età e quindi rischi nel suo futuro di avere problemi, oppure di essere più soggetto a determinati rischi.
Se le bevande che ci sono scelte contengono fruttosio, non significa che il bambino debba evitarle del tutto, ma semplicemente che non potrà assumere quel prodotto più volte al giorno.