Cos’è e cosa garantisce la dichiarazione di conformità per i Moca, Materiali e oggetti a contatto con alimenti
La normativa che detta i criteri fondamentali per la dichiarazione di conformità dei Moca, i Materiali a contatto con gli alimenti, è disciplinata da disposizioni nazionali e da provvedimenti europei. La normativa quadro è rappresentata dal Regolamento Ce n.1935 del 2004, e prevede che “i materiali e gli oggetti, compresi i materiali e gli oggetti attivi e intelligenti, devono essere prodotti conformemente alle buone pratiche di fabbricazione affinché, in condizioni d’impiego normali o prevedibili, essi non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da: costituire un pericolo per la salute umana, comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari o comportare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche. Che l’etichettatura, la pubblicità e la presentazione di un materiale o di un oggetto non deve fuorviare i consumatori”.
In sintesi, stabilisce quali sono i requisiti generali cui devono rispondere tutti i materiali e gli oggetti che entrano in contatto con gli alimenti garantendo i controlli necessari per favorire la libera circolazione delle merci. È fatto obbligo agli Stati, dove non vige una normativa in merito, adottare le misure necessarie. In Italia, ad esempio, è il decreto legislativo 108/1992 a regolamentare i materiali e gli oggetti idonei ad entrare in contatto con gli alimenti, nonché, le sostanze utilizzate nella produzione di tali materiali che devono essere idonee al contatto alimentare.
Cosa prevede la dichiarazione Moca?
La Dichiarazione di conformità per i Moca è una certificazione necessaria per garantire il rispetto di determinati requisiti obbligatori in tema di igiene alimentare.
In particolare il regolamento Moca, sulla conformità dei materiali che entrano in contatto con gli alimenti, stabilisce che tutti i materiali e gli oggetti, devono essere prodotti in conformità alle buone pratiche di fabbricazione e in condizioni d’impiego normale o prevedibile, non devono trasferire agli alimenti componenti in quantità tale da costituire un pericolo per la salute umana, comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari, comportare un deterioramento delle caratteristiche organolettiche. La norma prevede, inoltre, che la dichiarazione Moca venga compilata dall’operatore economico, ovvero colui che è il responsabile di garantire il rispetto dei regolamenti nell’impresa a lui sottoposta.
Chi è obbligato a fare la dichiarazione Moca?
I produttori di sostanze destinate ad essere utilizzate per la produzione di materiali che entrano in contatto con gli alimenti, i produttori di materiali intermedi e semilavorati, i produttori di prodotti finiti, detti “trasformatori”; gli importatori che immettono sul mercato dell’Ue, sostanze, materiali intermedi o prodotti finiti; gli utilizzatori finali, come i catering o i ristoranti.
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Tutti questi soggetti sono tenuti al rilascio della Dichiarazione di conformità nella quale devono indicare l’identità del produttore (ragione sociale e dati di contatto); indicazioni sull’identità dell’importatore (che rappresenta il destinatario del materiale); indicazioni sul tipo di materiale utilizzato ed eventuali limitazioni d’uso (denominazione commerciale, nome o altre informazioni di identificazione).
L’obiettivo della certificazione, dunque, è quello di tutelare la salute dei consumatori, per limitare al minimo le contaminazioni lungo tutta la filiera. Tramite la Dichiarazione Moca, infatti, viene garantita la qualità del prodotto in tutte le fasi del processo: dalla materia prima al prodotto finito, passando dall’etichettatura allo stoccaggio, per assicurare che non vi siano state alterazioni sulla qualità del prodotto né a causa del contatto dell’alimento con gli oggetti, né per un possibile trasferimento di sostanze provenienti dal materiale con cui è stato prodotto il Moca.