
Un giornale per i consumatori non è contro alle aziende ma aiuta il mercato a diventare migliore, mettendo in risalto il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente più sano, a ricevere un servizio all’altezza del suo costo e un cibo sicuro sotto l’aspetto sanitario. Come testimoniano queste cinque notizie che durante il 2021 hanno visto il Salvagente “motore” del cambiamento. Noi le abbiamo chiamate le 5 nostre vittorie ma sono ovviamente dei passi (piccoli o grandi valutate voi) che abbiamo fatto compiere a ognuno di noi nella direzione dei diritti.
1) Biossido di titanio non si potrà più usare come additivo alimentare
Il 12 ottobre gli Stati membri hanno approvato la proposta della Commissione europea di vietare l’uso del biossido di titanio come additivo alimentare. Il
provvedimento si è reso necessario dopo che l’Efsa ha concluso che non si possono escludere rischi di genotossicità. Il Salvagente da anni ha messo in evidenza la potenziale nocività dell’E171 e nel giugno 2019 dedicammo proprio una copertina al problema: in quel numero pubblicammo i risultati delle analisi sulla presenz dell’additivo in gomme, caramelle, farmaci e merendine L’Efsa e la Ue hanno impiegato un po’ di anni ma alla fine il risultato hanno dovuto prendere atto – anche – delle nostre denunce.
2) U-Mask i nostri rilievi, lo stop alla vendita e la multa Antitrust
Proprio come ha raccontato per primo il Salvagente, U-Mask prometteva a sproposito di garantire con le proprie mascherine una protezione dai virus paragonabile ai dispositivi 
3) Più verdure o più soia? L’etichetta sbagliata di Nestlé
Nestlé, dopo una nostra segnalazione, nel gennaio scorso si è impegnata a cambiare l’etichetta delle Polpette di verdure con carote mais e piselli della linea Garden Gourmet. 
4) Prima il bug, poi le “minacce” ma Nespresso si arrende: “Non ci rivarremo sui clienti”
Dopo il bug sul sito e-commerce avvenuto all’inizio dell’anno scorso, Nespresso ha emesso i voucher di rimborso ai clienti che si erano visti annullare d’ufficio l’ordine. 
5) Bicchieri e piatti in bambù, finalmente vietati anche in Italia
Dopo la Francia e la Svizzera è intervenuto – finalmente – ad inizio dicembre anche il nostro ministero della Salute per ricordare che i materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti (Moca) in plastica contenenti “polvere” di bambù (bambù 









