Carissima redazione de Il Salvagente,
allarmato da un importo elevato ho controllato bene la bolletta del gas. Ho scoperto che nonostante si faccia l’autolettura presso i numeri di Hera Ferrara nelle bollette mia, di mio cognato e di mia madre, sotto il rigo “autolettura”, i cui numeri di riferimento erano giusti, c’era un rigo supplementare “consumo stimato” con calcolo di metri cubi di gas mai consumati. Da 1 metro cubo per il cognato fino a 135 per la mia bolletta. A mia protesta telefonica, con delle scuse non credibili, le due bollette più alte sono state fermate e ricalcolate. Però io mi chiedo: se facciamo autolertura, questa a cosa serve? Visto che le metrature supplementari variavano di poco o molto seguendo parametri immaginari mi chiedo quanti se ne siano accorti. Avendo risolto la questione questa mia mail vi serva da campanello di allarme proprio in un momento in cui il problema dei rincari è ancora più scottante e sentito.
Cordiali saliti
Gianluca Cariani
La segnalazione di Gianluca è molto interessante e ci consente di tornare sull’annosa questione dei consumi stimati e delle autoletture. Ci aiuta a capire Valentina Masciari, responsabile Utenze di Konsumer Italia. Ecco la sua risposta:
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Il ragionamento che espone il signor Gianluca, non fa una piega: si chiede al cliente di fare l’autolettura per non incorrere in conguagli più o meno onerosi e poi, le autoletture non vengono prese in considerazione neanche per calcolare la media corretta dei consumi. È pur vero che è prevista la possibilità per i fornitori di emettere fatture su stime in caso di mancanza dei dati reali forniti dal Distributore di zona che, ricordiamo, è la figura che deve produrre tali dati al fornitore, che poi su questi emette le fatture.
Certo, in questo caso c’è la mancanza del fornitore che non ha considerato le autoletture fornite, anche se potrebbe non aver fatto in tempo, dati i cicli di fatturazione, ad aggiornare i dati e quindi, ha emesso su stime. Ad ogni modo, quando le stime del fornitore sono eccessive rispetto ai propri consumi reali, la fattura emessa con questi dati, può sempre essere formalmente contestata, chiedendo il ricalcolo della stessa e indicando la lettura reale, magari tramite prova fotografica. Se poi, il pagamento è stato eseguito, nella prossima fattura si dovrebbe trovare un ricalcolo su dati reali, e quindi un conguaglio a credito che sarà compensato, quindi portato in detrazione, dall’importo a debito della prossima fattura.
Fortunatamente il signor Gianluca ha risolto ma, la conclusione è che bisogna sempre fare attenzione agli addebiti presenti nelle fatture, verificare se siano su dati reali o su stime e cercare di fornire, soprattutto per le utenze gas, le autoletture, nell’arco temporale indicato nelle stesse fatture. Per le utenze luce, i contatori sono oramai quasi tutti teleletti e quindi tranne i casi di malfunzionamento, il problema non dovrebbe presentarsi. Ma mai dire mai…