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Dopo la grande tempesta della pandemia, che insieme alle tantissime vittime – sicuramente il dato più doloroso – ha scosso e quasi arrestato la ripresa economica del paese, il governo sta cercando di stimolare i consumi degli italiani proponendo bonus di vario tipo: da quelli per la ristrutturazione di casa, il 110% su tutti, a quelli per sostenere le famiglie con più figli, passando per incentivi per il tempo libero e la riduzione dell’impatto ambientale. Sono decine le misure in vigore nel 2021 per restituire consistenza al portafogli degli italiani spingendoli a consumare in una direzione virtuosa. Il 110% in particolar modo ha riscontrato un successo enorme: Enea ha comunicato che ammonta a oltre 5,68 miliardi di euro il totale nazionale degli investimenti ammessi a detrazione grazie al Superbonus alla fine 31 agosto 2021. Oltre 37mila le richieste depositate per l’apertura di cantieri, per un totale di investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione (pari al 68,8%) pari a 3,91 miliardi.
In generale, davanti a tanta abbondanza, resa possibile da miliardi di fondi stanziati, è facile però trovarsi spaesati. Anche perché alcuni incentivi si sovrappongono ad altri che già esistevano – è il caso di bonus tv decoder e bonus rottamazione tv – mentre altri si confondono tra loro a causa dei nomi e degli ambiti simili: il bonus risparmio idrico e quello sull’acqua potabile, per esempio, oppure la sequela di incentivi per la famiglia, dal bonus unico temporaneo per i figli, al quello bebè, all’aiuto per il nido, fino ai nuovi per “genitori separati” e “genitori single”.
Non mancano, poi, bonus che hanno scatenato polemiche, come quello per le terme, concesso a chiunque a prescindere dal reddito, che sembra più un regalo agli operatori del settore che una misura con un obiettivo più ampio. Storture e scelte più o meno criticabili a parte, i bonus possono essere un’occasione da non perdere per molti.
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Soprattutto per chi cercherà di accedere a più bonus, servirà parecchia attenzione anche per distinguere tra le modalità di ottenimento: se in alcuni casi si ottiene uno sconto direttamente dall’esercizio, in altri l’agevolazione arriverà come detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Insomma, di fronte a questa mole di informazioni utili, il Salvagente ha pensato che fosse necessario fare un po’ di ordine, guidando il lettore, scheda dopo scheda, a selezionare i bonus a cui accedere e alla procedura da seguire per ottenerli, senza rimanere imbrigliato tra le maglie della burocrazia. Lo speciale completo è nel numero di ottobre, qui di seguito riportiamo la parte dei bonus legati in qualche modo al risparmio energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale.
Bonus riqualificazione
energetica
Detrazione sulle spese sugli interventi di riqualificazione energetica di un’abitazione, sostenute entro il 31 dicembre 2021, pari al 50% per gli infissi e le schermature solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A, o dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili; pari al 65% per altre tipologie di lavori, come ad esempio l’installazione di pompe di calore o scaldacqua. Se la riqualificazione avviene congiuntamente a un lavoro trainante, può rientrare nel Superbonus 110%. Le detrazioni, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, variano a seconda che l’intervento riguardi la singola unità immobiliare o gli edifici condominiali e dell’anno in cui è stato effettuato.
A chi è rivolto?
Condizione indispensabile è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale.
Come ottenerlo?
I soggetti che negli anni 2020 e 2021 sostengono spese per gli interventi di riqualificazione energetica possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi, o per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
Bonus caldaia
Rientrano nel bonus l’acquisto della caldaia e i lavori necessari per installarla. In base al tipo di lavoro effettuato la detrazione, per un massimo di 30mila euro, è pari al 50% della spesa se riguarda l’installazione di una caldaia a condensazione di classe A, e al 65%, se riguarda invece l’installazione della caldaia a condensazione e di sistemi di termoregolazione evoluti di classe V, VI o VII, o impianti dotati di apparecchi ibridi con sistema a pompa di calore e caldaia a condensazione. Lo sgravio fiscale include anche l’acquisto delle valvole termostatiche di ultima generazione da collegare ai caloriferi. Se la sostituzione della caldaia avviene congiuntamente a un lavoro trainante, allora si può accedere al Superbonus 110%.
A chi è rivolto?
A chi vuole sostituire il vecchio dispositivo con uno nuovo a condensazione di classe energetica A o superiore.
Come ottenerlo?
Solo con pagamenti tramite bonifico o con sistemi elettronici tracciabili. Va inoltre conservata la documentazione rilasciata dal tecnico e bisogna inviare entro 90 giorni dall’installazione, la scheda informativa all’Enea. L’agevolazione sarà erogata dall’Agenzia delle Entrate in 10 rate di pari importo. L’incentivo può essere richiesto sia dal proprietario dell’immobile che dall’affittuario.
Bonus zanzariere
È una detrazione fiscale del 50% sul costo di acquisto e installazione di una zanzariera a schermatura solare.
ll limite massimo di spesa detraibile è di 60mila euro.
A chi è rivolto?
Ai proprietari o agli affittuari di casa (tranne quelle in costruzione) in cui si svolgono i lavori.
Come ottenerlo?
La riduzione delle imposte si ottiene presentando i documenti con le spese sostenute per le zanzariere, nella dichiarazioni dei redditi. Solo valide le spese effettuate entro il 31 dicembre 2021.
Bonus risparmio idrico
Per favorire il risparmio di risorse idriche viene riconosciuto un bonus di mille euro a chi sostituisce i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto (uguale o inferiore a 6 litri) o la rubinetteria (portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto), i soffioni e le colonne doccia (uguale o inferiore a 9 litri/minuto). È possibile utilizzare il bonus fino al 31 dicembre 2021.
A chi è rivolto?
Ai residenti in Italia che vogliono sostituire gli impianti in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.
Come ottenerlo?
Le modalità per ottenere il bonus saranno definite da un decreto del ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio 2021.
Bonus acqua potabile
Per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare per migliorare l’acqua potabile di rubinetto. L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche, 5.000 euro per ogni immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea.
A chi è rivolto?
A singoli cittadini e ad attività commerciali, professionali e enti istituzionali e non commerciali.
Come ottenerlo?
L’importo delle spese deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale, o altri sistemi esclusi i contanti. L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo, inviando il modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. Dopodiché, il bonus potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure nella dichiarazione dei redditi.
Auto elettriche e Euro 6
L’incentivo riguarda l’acquisto di auto a basse emissioni (max 135 g/km). Dunque, oltre a elettriche e ibride, anche usate e nuove, anche diesel e benzina ma almeno euro 6. Le usate devono avere quotazione fino a 25mila euro, le nuove un prezzo fino a 40mila euro. Il beneficio è compreso fra 750 e 2.000 euro per le auto usate, e da 1.500 a 2.000 euro per l’acquisto di quelle nuove, e fino a 6mila per le elettriche, in base alle emissioni del veicolo.
A chi è rivolto?
Nel caso delle auto usate è necessario rottamare una macchina immatricolata prima del 2011, per gli altri è facoltativo, ma influisce sull’entità dell’incentivo.
Come ottenerlo?
L’erogazione del bonus, esigibile dal cliente come sconto sul prezzo finale, spetta al rivenditore, fino a esaurimento fondi.