Caro Salvagente, da un po’ di tempo (circa 2 mesi) si verificano ad intervalli irregolari brevi interruzioni dell’energia elettrica e sbalzi di tensione, compromettendo la durata dei vari elettrodomestici e provocando un notevole disagio nel mio lavoro con il computer. Ho chiesto l’intervento del servizio guasti di E-Distribuzione ma le interruzioni continuano. Come posso intervenire per risolvere il problema? Esiste un contatore per raccogliere le interruzioni e magari la possibilità di una eventuale richiesta di danni?
Renato Formenton
Caro Renato, abbiamo chiesto di aiutarci per risponderle a Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione di consumatori Konsumer Italia.
In questi casi, è opportuno segnalare sempre, anche al proprio fornitore, che non è direttamente responsabile, le interruzioni di energia elettrica o sbalzi di tensione che si verificassero. In fattura c’è poi indicato anche il numero del distributore da contattare per la segnalazione di guasti, quindi procedere con tali segnalazioni e farsi sempre rilasciare un ticket riguardante appunto, la segnalazione fatta.
Tutto ciò, serve per tracciare puntualmente gli eventi che si verificano sulla rete.
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Aggiungo che, sempre per essere particolarmente scrupolosi, si può anche inviare una comunicazione scritta al distributore, contenente la descrizione e la contestazione di quanto succede, sollecitando contestualmente un intervento di verifica sulla rete.
Se in seguito a queste continue interruzioni si subiscono dei danni agli elettrodomestici che comportano la sostituzione degli stessi o interventi di riparazione, è possibile avviare una apposita procedura per la richiesta di rimborso.
È evidente che i danni devono essere adeguatamente “giustificati”, nel senso che bisogna fare intervenire un tecnico che certifichi tramite apposita relazione, che l’elettrodomestico non può essere riparato e per quale motivo ciò non è possibile, oppure che attesti una riparazione indicando anche i pezzi sostituiti o riparati.
Chiaramente va indicato che il danno è stato prodotto dallo sbalzo di tensione.
Questa relazione deve essere accompagnata dalla fattura delle spese sostenute per gli acquisti dei nuovi apparati o per la loro sostituzione oppure, dagli scontrini di acquisto.
La documentazione indicata va inviata al distributore, che fatte le dovute verifiche, se riterrà esistere una problematica a lui imputabile, invierà apposita modulistica per il rimborso dei danni subiti.
Questa fase viene in genere seguita tramite società esterne di gestione sinistri e liquidazione danni.
Infine, per la rilevazione degli sbalzi di tensione e delle interruzioni di energia, si possono seguire due strade. La prima è quella di fare tramite il proprio fornitore, una richiesta di verifica tensione; il distributore quindi interverrà ad installare, vicino al contatore, un apparecchio che rimarrà operativo per circa una settimana. Trascorso questo termine, andrà a ritirare l’apparato e dall’analisi effettuata si saprà se in quei giorni ci sono stati sbalzi di tensione. Se ci sono stati eventi di tale natura, il distributore dovrà intervenire per sistemare l’anomalia.
L’altra soluzione, più dispendiosa e complicata, è quella di installare, tramite terze parti, magari un impiantista, un analizzatore di rete, che registra gli eventi. Questo strumento però ha un certo costo e deve essere certificato e comunque è necessaria anche una perizia per interpretare i dati che sono stati rilevati.