La commissione per i consumatori del Parlamento Ue ha adottato alcune novità sui pacchetti turistici, rafforzando la protezione dei viaggiatori in caso di fallimento dei tour operator o eventi imprevisti che rovinano le vacanze. Importanti novità anche su voli e bagagli a mano, come raccontiamo sul nuovo numero del Salvagente da oggi in edicola
Novità da Bruxelles in tema di pacchetti turistici. Ieri la commissione per la protezione dei consumatori del Parlamento europeo ha adottato la revisione della direttiva sui pacchetti turistici (n. 2015/2302), con l’obiettivo di rafforzare la protezione dei viaggiatori in caso di fallimento dell’organizzatore del viaggio o di eventi imprevisti che rovinano le vacanze. Come ha dimostrato il caso eclatante del fallimento del tour operator inglese Thomas Cook, avvenuto a ridosso della pandemia di Covid-19, che ha evidenziato le debolezze dell’attuale normativa.
Rimborsi più veloci e novità sui voucher
La revisione della direttiva, che non è ancora stata adottata in maniera definitiva, ma sarà messa al voto del Parlamento europeo nella plenaria di settembre, specifica cosa costituisce un pacchetto turistico e quali informazioni devono essere fornite ai viaggiatori prima, durante e dopo la partenza. E garantisce che i viaggiatori ricevano un rimborso per i pagamenti anticipati e i servizi non ancora forniti, nonché assistenza per il rimpatrio, qualora l’organizzatore del viaggio fallisca.
Si introduce, inoltre, la possibilità per i consumatori di rifiutare i voucher e scegliere un rimborso entro una tempistica di 14 giorni. Se un viaggiatore accetta un voucher ma non lo utilizza, il valore residuo dovrà essere rimborsato alla scadenza. I voucher dovrebbero avere validità fino a 12 mesi e poter essere prorogati o trasferiti una sola volta. Il viaggiatore dovrebbe anche avere la possibilità di utilizzarli in un’unica soluzione o in più volte. In un altro passaggio si specifica che i voucher dovranno essere coperti da garanzie contro l’insolvenza e il loro valore dovrà essere almeno pari al rimborso spettante. Inoltre, i titolari di voucher dovranno avere priorità nella scelta dei servizi di viaggio e poterli utilizzare per qualsiasi servizio offerto dall’organizzatore.
Diritto a cancellare il viaggio, in circostanze eccezionali
La revisione della direttiva chiarisce anche le condizioni per l’annullamento di un viaggio. Si garantisce che, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie che si verificano (prima del viaggio) nel luogo di destinazione o di partenza, oppure che incidano sullo svolgimento dello stesso, i viaggiatori possano cancellare senza penali e con rimborso completo. Il luogo di residenza del viaggiatore non dovrebbe essere un criterio rilevante.
Il motivo della cancellazione andrà valutato caso per caso, tuttavia, eventuali avvisi ufficiali contro i viaggi emessi fino a 28 giorni prima della partenza prevista, dovrebbero rappresentare un elemento rilevante.
Gli eurodeputati hanno respinto la proposta della Commissione che vietava agli operatori di viaggio di richiedere un acconto superiore al 25% del costo totale del pacchetto fino a 28 giorni prima della partenza, lasciando questa decisione alla discrezionalità degli Stati membri.
Imparare dalla lezione: il Thomas Cook fa scuola
“Queste nuove regole aggiornano la protezione dei viaggiatori in materia di pacchetti turistici, tenendo conto delle lezioni apprese durante la pandemia di Covid-19 – ha commentato l’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, autore della relazione – Vogliamo assicurarci che i viaggiatori siano tutelati quando prenotano un pacchetto. Stiamo stabilendo regole sui voucher e riconoscendo ai consumatori il diritto di cancellare un viaggio in presenza di circostanze straordinarie. Un meccanismo per la gestione dei reclami con scadenze chiare per la risposta degli operatori garantirà ai viaggiatori la possibilità di far valere i propri diritti.”
Ricordiamo che il tour operator Thomas Cook ha dichiarato bancarotta nel settembre 2019, poco prima dell’inizio della pandemia, lasciando molti viaggiatori con prenotazioni e pagamenti in sospeso. In molti casi sono stati offerti voucher in sostituzione dei rimborsi, come previsto dall’attuale direttiva europea, che potevano essere utilizzati per viaggi futuri che poi non si sono potuti effettuare a causa della pandemia. Una situazione che ha evidenziato la necessità di introdurre nuove garanzie a protezione dei consumatori, in casi di circostanze eccezionali, con aumento dei massimali assicurativi e revisione delle tempistiche per i rimborsi.
Positivo il commento delle Associazioni dei consumatori
Le Associazioni dei consumatori accolgono con favore il voto che modifica il quadro normativo sui pacchetti turistici. “Il provvedimento rappresenta un miglioramento significativo in termini di chiarezza, trasparenza e diritti per chi viaggia, rispondendo alle criticità emerse negli ultimi anni, in particolare durante la pandemia, e offrendo uno strumento più equo anche per gli operatori del settore”.
Le Associazioni precisano, che tra le novità introdotte, spiccano il chiarimento sulla definizione di “pacchetto”, che semplifica il quadro normativo riducendo gli oneri burocratici, e un approccio più equilibrato al tema del recesso, che tiene conto delle circostanze straordinarie senza automatismi. Importante anche la conferma della facoltatività dei voucher, che potranno essere usati solo con il consenso esplicito del viaggiatore e saranno soggetti a tutele precise, incluso il rimborso automatico a scadenza. Positiva, infine, l’introduzione di tempi certi per la gestione dei reclami, la promozione di strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e l’adozione di sanzioni efficaci contro le violazioni, con multe che potranno arrivare fino al 4% del fatturato annuo.
Quanto alla mancata introduzione di un tetto rigido agli acconti, demandata alla regolamentazione nazionale, le Associazioni invitano il legislatore italiano a scegliere soluzioni più tutelanti per i viaggiatori.
Se dovesse essere approvata in via definitiva, la nuova direttiva dovrà essere recepita negli ordinamenti nazionali entro 24 mesi.
Altre novità all’orizzonte…su voli e bagagli
E c’è un’altra importante novità, in tema trasporti, che riguarda in particolare i diritti dei passeggeri aerei. Qualche giorno fa la Commissione trasporti del Parlamento Europeo ha proposto alcune modifiche al regolamento Ue sui diritti dei passeggeri, che intervengono soprattutto sui rimborsi, in caso di ritardi e cancellazioni dei voli, e sui costi per i bagagli a mano. Si chiede di introdurre un modulo unico per le richieste di rimborso e compensazione, che le compagnie aeree dovrebbero inviare, già precompilato, entro 48 ore dal disagio subito. Sull’interpretazione di cosa costituisce una “circostanza eccezionale” che esoneri le compagnie aeree dal pagamento della compensazione, si prevede un elenco definito di eccezioni: disastri naturali, guerre, condizioni meteorologiche avverse o conflitti di lavoro imprevisti (esclusi gli scioperi del personale della compagnia aerea).
Rispetto al bagaglio a mano, gli eurodeputati chiedono di non prevedere costi extra, ma di inserirlo nel costo base de biglietto. Su questo punto si sono sollevate diverse polemiche e per saperne di più rimandiamo all’approfondimento dedicato proprio al trasporto aereo, pubblicato sul nuovo numero del Salvagente, in uscita oggi in edicola.