Vi racconto il dietro le quinte delle inchieste sul cibo del Salvagente

INCHIESTE SUL CIBO

Nel corso dell’evento Salvagente Awards a Roma, Dario Vista ha raccontato alcune delle inchieste, delle reazioni delle aziende e del modo di raccontare (e svelare) etichette sempre più incomprensibili agli occhi dei consumatori. Il video

Cosa si nasconde dietro al trionfo delle proteine che imperversa in qualunque prodotto alimentare?

Siamo partiti da un tema di grande attualità per la mezz’ora di dibattito che ha visto sul palco romano del the Hive, il 29 maggio scorso, il direttore del Salvagente Riccardo Quintili e il nutrizionista Dario Vista, storico collaboratore del nostro giornale. L’occasione erano i Salvagente Awards e i 10 anni del mensile, in un evento in cui sono stati consegnati anche i premi alle aziende virtuose.

Le provvigioni sui proteici

Torniamo ai nostri cibi proteici, protagonisti sugli scaffali dei supermercati e non solo. Ci ha spiegato Vista: “Mettere in etichetta questo termine dà sicuramente un aiuto alle vendite e a costruire una divulgazione che faccia riferimento sulla proteina per associarla al dimagrimento”.

Senza contare i percorsi dietetici basati su sostitutivi dei pasti gonfi di vitamine. A volte protagonisti di un mercato tutt’altro che trasparente. “Certo i nutrizionisti non possono vendere questi prodotti ma, come abbiamo scoperto in un’inchiesta per il Salvagente,  il trucco c’è. Le ditte forniscono dei codici prescrizioni attraverso i quali vengono assicurate ai nutrizionisti anche il 40% di provvigioni sugli ordini fatti dai loro clienti. Ora basterebbe chiedersi perché avere un codice prescrizione dato che gli integratori sono come gli alimenti non come le medicine, dunque non si prescrivono, per scoprire l’inganno”.

Il video integrale dell’intervento di Dario Vista

 

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La lettera di Unilever che fa tremare le gambe

Con Dario Vista, però, non ci siamo soffermati solo su diete e proteine. Il nutrizionista ci ha anche raccontato alcuni “dietro le quinte” dei suoi servizi. Come quelli delle reazioni delle aziende alle sue inchieste. “Un giorno – spiega Vista – mi viene girata dalla direzione una lettera che già dalla carta intestata, quella di Unilever, mi fa dire ‘a posto ecco che devo vendermi casa’. Passato il tremore leggo il test della mail in cui il direttore Quintili mi fa i complimenti. Perché mai mi chiedo?”.

E quali erano le ragioni? “Che avevamo scoperto che un’etichetta su cui si citava l’aroma di affumicatura c’era un errore e noi lo avevamo scritto. E l’Unilever ammetteva l’errore e correggeva le etichette”.

La finta morte del glutammato e il cavallo di Troia dei lieviti

Tra i tanti oggetti dei servizi sul Salvagente del nutrizionista, c’è la costatazione di come sia apparentemente scomparso il glutammato dalle ricette industriali. Un fatto da salutare come positivo?

“In realtà il glutammato non è scomparso ma è stato sostituito da un ‘cavallo di Troia’: l’estratto di lievito che nasconde una fonte di glutammato di sodio”.

Di qui ad altri preziosi segreti per decodificare le etichette e i modi, anche leciti, per provocare confusione nel consumatore, il passo è stato breve e i 30 minuti della chiacchierata sul palco sono volati via di fronte a un pubblico molto interessato.