È iniziata la stagione degli asparagi selvaggi, più difficili da trovare ma anche più saporiti. Attenzione, però, perché in alcuni casi si rischia l’avvelenamento. I consigli dell’autorità sanitaria francese per riconoscere i sintomi sospetti
È iniziata la stagione degli asparagi selvaggi, più difficili da trovare ma anche più saporiti. Attenzione, però, perché in alcuni casi si rischia l’avvelenamento. L’Agenzia nazionale francese per la sicurezza alimentare, ambientale e del lavoro (Anses) mette in guardia dai rischi di avvelenamento causati da questa pianta selvatica.
I sintomi
“Da gennaio 2010 a giugno 2020, i centri antiveleni hanno registrato 48 casi di avvelenamento legati al consumo di asparagi selvatici”, ha affermato l’agenzia, come riportato da 60 millions de consommateurs, “I sintomi presentati erano principalmente forti dolori alla faringe, gonfiore della bocca o della gola e difficoltà a deglutire”. I sintomi si verificano in media tre ore dopo aver mangiato asparagi selvatici, cotti o crudi. Queste reazioni potrebbero essere dovute alla sensibilità di alcune persone e non tutti sono soggetti a queste reazioni.
Le reazioni tardive
“Per comprendere meglio l’origine di queste reazioni, l’Anses ha effettuato delle analisi su questa pianta, che hanno rivelato l’abbondante presenza di rafidi di ossalato di calcio, che si presentano sotto forma di cristalli microscopici e sono noti per essere irritanti per la pelle e le mucose in caso di contatto” scrive 60 millions de consommateurs, “Le lesioni provocate potrebbero quindi facilitare il passaggio di sostanze infiammatorie o tossiche, provocando rigonfiamenti locali dei tessuti”. E se i sintomi si manifestano qualche ora dopo aver mangiato gli asparagi selvatici e non immediatamente, è perché questi contengono mucillagini: queste sostanze gelatinose intrappolano le mucillagini e le rilasciano gradualmente durante la digestione.
Cosa fare in caso di reazione?
Ecco i consigli di Anses se hai mangiato asparagi selvatici e presenti uno o più dei sintomi sopra descritti: In caso di pericolo di vita chiamare il 118 menzionando il consumo di asparagi selvatici; Chiamare un centro antiveleni o cercare assistenza medica; fotografare le piante consumate prima della cottura può aiutare a identificarle in caso di avvelenamento; se sono disponibili degli avanzi del pasto, è possibile analizzarli per verificare la presenza di sostanze tossiche.