Coloranti, la Virginia ne vieta sette tra i più diffusi in snack e caramelle per bambini

ADDITIVI COLORANTI

Il divieto entrerà in vigore nel 2028 e riguarda i coloranti blu n. 1 (E133) e n. 2 (E132), verde n. 3 (E142), giallo n. 5 (E102) e n. 6 (E110), rosso n. 40 (E129) e n. 3 (E127), e i due conservanti propilparabene e il butilidrossianisolo (Bha)

Lo stato della Virginia fa un salto in avanti verso la tutela della salute e vieta sette dei principali coloranti alimentari e due conservanti. Il provvedimento, che entrerà in vigore nel 2028, riguarda i coloranti blu n. 1 (il blu brillante indicato con la sigla E133) e n. 2 (il blu indaco con sigla E132), verde n. 3, giallo n. 5 (E102), noto come tartrazina, e n. 6 (E110), rosso n. 40 (E129) e n. 3 (E127), noto anche come eritrosina, e i due conservanti propilparabene e il butilidrossianisolo (Bha). La nuova legge impedirà che prodotti contenenti questi coloranti vengano serviti nei pasti scolastici.

Questi coloranti vengono utilizzati per conferire colori vivaci a una vasta gamma di prodotti, molti dei quali destinati ai bambini, tra cui cereali per la colazione, snack, prodotti da forno e caramelle. Una revisione scientifica del 2021 condotta da scienziati dello stato della California ha concluso che il consumo di questi coloranti potrebbe aumentare l’iperattività e altri problemi comportamentali in alcuni bambini. Tuttavia, la Fda ha sostenuto che i coloranti alimentari sono sicuri se utilizzati secondo le normative vigenti, ad eccezione del rosso n. 3, che è stato vietato dalla stessa Fda negli alimenti, nelle bevande e nei farmaci (il divieto entrerà in vigore nel 2027).

Il Salvagente ha sempre posto l’attenzione sulla pericolosità di questi additivi alimentari, alcuni dei quali messi in correlazione con vari disturbi nei bambini già nel 2007 da uno studio dell’Università di Southampton. Per scoprire come li abbiamo classificati è possibile consultare l’enciclopedia degli additivi, pubblicata a settembre 2024.

Rispetto ai due conservanti vietati, il propilparabene, in passato era presente in prodotti come tortillas, patatine, formaggi lavorati e prodotti da forno confezionati. Alcuni studi, principalmente condotti su animali, suggeriscono che potrebbe interferire con gli ormoni nel corpo.
L’altro conservante vietato è il butilidrossianisolo (Bha), una sostanza che previene l’irrancidimento dei grassi ed è utilizzata in carni lavorate, piatti surgelati, snack e altri prodotti. Una revisione condotta dal National Toxicology Program ha concluso che è “ragionevolmente considerato un potenziale cancerogeno per l’uomo”. Tuttavia, gli autori hanno sottolineato che la maggior parte degli studi sull’esposizione al Bha si sono concentrati sugli animali e che non ci sono prove sufficienti sugli esseri umani per valutare il legame tra il Bha e il cancro.
La Fda ha classificato sia il Bha che il propilparabene come “generalmente riconosciuti come sicuri”, se utilizzati in piccole quantità negli alimenti.

Non è chiaro come verrà attuato esattamente il divieto. Adam Burkhammer, promotore della legge, ha affermato di aspettarsi che i produttori alimentari riformulino i loro prodotti utilizzando coloranti naturali e conservanti alternativi, in modo da poter continuare a venderli nel West Virginia e in altri stati che potrebbero adottare una legislazione simile. Sono almeno 20 gli altri stati americani stanno valutando restrizioni simili e va ricordato che nel 2023 la California ha già approvato una legge che ha vietato 4 additivi alimentari.

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