Nuovi Ogm, l’appello di 200 organizzazioni europee contro la linea di Coldiretti e Cia

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Eliminare le regole in vigore per coltivazione e commercio di nuovi Ogm può generare effetti irreversibili per l’agricoltura europea. A dirlo sono 200 organizzazioni europee, tra cui Greenpeace, Via Campesina, Crocevia, Aiab e Federbio, vicina a Coldiretti, che invece pochi giorni prima si è schierata apertamente a favore del genoma editing

Eliminare le regole in vigore per coltivazione e commercio di nuovi Ogm può generare effetti irreversibili per l’agricoltura europea. A dirlo sono 200 organizzazioni europee, tra cui Greenpeace, Via Campesina, Crocevia, Ifoam, Isde, Aiab e Federbio, vicina a Coldiretti, che invece pochi giorni prima si è schierata apertamente a favore del genoma editing. Tra le 200 firmatarie dell’appello, ci sono associazioni contadine e biologiche, piccole realtà di selezione delle sementi, associazioni della società civile, della trasformazione e distribuzione alimentare. Il documento, rivolto ai ministri dell’Agricoltura dei paesi membri, che stanno discutendo una nuova proposta di legge su Ogm vecchi e nuovi, mette in guardia dagli impatti sulla biodiversità, l’economia contadina e l’accesso alle risorse genetiche derivanti da una deregolamentazione dei nuovi Ogm ottenuti da New Genomic Techniques, ribattezzate Tea in Italia.

“L’agribusiness aumenterà il controllo del settore”

” La proposta – scrivono i firmatari dell’appello – aumenterà il controllo che una manciata di aziende esercita sugli agricoltori e limiterà la libertà di circolazione del materiale genetico per i selezionatori e gli agricoltori. Rappresenta una grave minaccia per l’attività dei piccoli e medi breeders e contadini europei e per i settori biologico e Ogm-free”.

La proposta di regolamento e i nuovi Ogm

La proposta di regolamento esclude i nuovi Ogm dall’attuale legislazione Ue sugli Ogm. In particolare, esclude la maggior parte di essi dai controlli di sicurezza, consentendone il rilascio deliberato in natura e la presenza nella catena alimentare senza alcuna valutazione dei rischi per l’ambiente o la salute umana. La proposta esclude inoltre che la maggior parte dei nuovi Ogm venga monitorata dopo l’emissione, necessaria nel caso in cui si verifichino problemi per i consumatori o per l’ambiente che non sono stati rilevati durante la valutazione del rischio.

I rischi legati ai nuovi Ogm secondo la scienza

L’appello ricorda che scienziati indipendenti e agenzie nazionali di Francia, Germania e Austria avvertono che i nuovi Ogm potrebbero comportare rischi per la natura (ad esempio, interazioni modificate con gli impollinatori) e per la salute (ad esempio, allergenicità o tossicità). “La proposta eliminerà anche la libertà di scelta per i produttori e i cittadini, perché la maggior parte dei nuovi Ogm non sarà più rintracciabile ed etichettata nei prodotti alimentari. Questa deregolamentazione dei nuovi Ogm avrà un impatto socioeconomico significativo su agricoltori, selezionatori e altri attori della filiera alimentare, ma non sarà considerata in una valutazione del rischio come dovrebbe”.

Le minacce per i piccolo agricoltori

Tra i problemi che arriveranno addosso ai piccolo agricoltori, la biopirateria dovuta alla privatizzazione delle sementi, l’aumento del rischio di azioni legali da parte dell’industria tramite denunce per violazione dei brevetti, l’onere amministrativo dovuto all’incertezza giuridica (costante vigilanza legale per evitare denunce), l’aumento dei costi di produzione, il rischio di perdere la propria attività, la riduzione della varietà delle sementi – che invece è necessaria agli agricoltori per adattarsi agli effetti del cambiamento climatico – e l’aumento della vulnerabilità delle piante a parassiti e malattie.

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L’appello ai paesi europei

“Chiediamo ai paesi europei – conclude l’appello – di proteggere i loro agricoltori e selezionatori, nonché i cittadini e l’ambiente. Tutti i nuovi Ogm devono essere sottoposti a una valutazione dei rischi e a metodi di monitoraggio, identificazione e rilevamento, nonché a tracciabilità ed etichettatura lungo la filiera. I Paesi devono essere in grado di vietarne o limitarne la coltivazione sul proprio territorio. Chiediamo di fermare la deregolamentazione delle nuove piante geneticamente modificate”.

Intanto Coldiretti e Cia firmano il manifesto a favore dei nuovi Ogm

Dunque, c’è una parte rilevante di filiera agroalimentare europea che spinge per proteggere i prodotti dalla terra dall’invasione dei nuovi Ogm, mentre un’altra che ne vorrebbe accelerare il percorso. Tra questi Coldiretti, Cia, Confagricoltura che hanno firmato un appello ad hoc. Chissà se la posizione di Coldiretti, che negli ultimi anni ha fatto una vera e propria scalata a Federbio e Demeter (principale certificazione biodinamica italiana), imbarazza o meno i soci delle due associazioni, entrambi firmatarie dell’appello contro i nuovi Ogm.

 

L’agricoltura italiana esce allo scoperto: il manifesto di Coldiretti, Cia e altri a favore dei nuovi Ogm