Cuffie per la tv: pericolo di danni permanenti all’udito

CUFFIE PER LA TV

In Francia hanno testato 10 cuffie per la tv. Quattro consentivano livelli di volume così elevati da diventare pericolosi per le orecchie. Ecco quali sono e che danni possono provocare

Le cuffie per la TV sono una soluzione eccellente per godere di una qualità audio superiore durante la visione di un film vista la generale scarsa qualità sonora dei moderni schermi piatti o per regolare il volume secondo le proprie esigenze senza disturbare. Tuttavia, durante i test del mensile francesce Que Choisir su 10 modelli delle più grandi marche nel mondo dell’audio, tra cui Sony, Sennheiser, e specialisti dell’udito come CGV e Amplicomms, è stato scoperto che 4 modelli raggiungevano livelli di volume così elevati da diventare pericolosi per le orecchie.

Isolamento acustico e tecnologia di trasmissione

Queste cuffie permettono di isolarsi per guardare qualsiasi programma televisivo. Si differenziano da quelle tradizionali grazie alla loro tecnologia di trasmissione. Invece di una connessione cablata o Bluetooth al televisore, comunicano senza fili con una base, collegata a sua volta allo schermo. I vantaggi? I tempi di latenza tra l’immagine e il suono sono trascurabili, e i familiari possono regolare il volume degli altoparlanti del televisore in modo indipendente.

Le 4 cuffie pericolose

Su 10 cuffie testate, 4 superano la soglia dei 100 decibel. Il pericolo è concreto, spiegano da Que Choisir su:

  • CGV Dolfin Premium L
  • Geemarc CL7500 Opti
  • Amplicomms TV2500
  • Humantechnik Sonumaxx2.4

In questi modelli il volume massimo che  sono in grado di erogare, supera ampiamente la soglia di pericolo per la salute uditiva: 111 dB per il Dolfin, 113 dB per il Geemarc, 115 dB per l’Amplicomms e 116 dB per l’Humantechnik. Decisamente troppo, visto che di solito, le cuffie sono limitate a 100 dB e devono avvisare l’utente non appena la soglia di 85 dB viene raggiunta. Poiché la normativa su questi apparecchi è ambigua, l’UFC-Que Choisir ha fatto ricorso alla Direction générale de la concurrence, de la consommation et de la répression des fraudes (DGCCRF) per ottenere un chiarimento.

Dispositivi medici o apparecchi di libera vendita?

Intervistati, i costruttori interessati (quando hanno risposto) sostengono che questi dispositivi sono dedicati a una popolazione ipoudente e che quindi possono raggiungere i 125 dB. Ma questa giustificazione non ha convinto l’associazione francese dei consumatori Ufc. “Livelli sonori del genere rischiano di danneggiare le orecchie di chiunque, ipoudente o meno”, sottolinea Jean-Charles Ceccato, vicepresidente della Giornata nazionale dell’udito. In più le marche non indicano sempre chiaramente il pubblico a cui sono destinate queste cuffie estremamente potenti.  Spesso è necessario immergersi nel manuale d’uso per trovare un avviso come quello del CGV Dolfin: “Le cuffie sono destinate prioritariamente alle persone ipoudenti, possono fornire un livello sonoro estremamente elevato”. Brice Jantzem, presidente del Sindacato nazionale des audioprotesisti francesi (SNA), fornisce una spiegazione: “Se il produttore rivendica la destinazione agli ipoudenti, l’apparecchio diventa un dispositivo medico agli occhi della legge, con le relative restrizioni. Solo alcuni professionisti avrebbero il diritto di distribuirlo, finita la vendita libera!”

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