“I poveri mangiano meglio dei ricchi”. Ministro Lollobrigida, la febbre fa brutti scherzi

lollobrigida glifosato

Il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste nel governo Meloni, Francesco Lollobrigida, ieri ha affermato che in Italia “spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi perché cercando dal produttore l’acquisto a basso costo comprano qualità”. Subito dopo ha disertato le domande dei giornalisti – per il suo staff – per la febbre. Si spiegano probabilmente così le sue frasi.

 

Ne siamo coscienti, l’isolamento per chi ha qualche linea di febbre non è obbligatorio, non più. Ma a un ministro che ha qualche linea di troppo di temperatura sarebbe almeno consigliabile non sedersi sul palco del meeting di Rimini.

Ci riferiamo, lo avrete capito, al ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste nel governo Meloni, Francesco Lollobrigida, che ieri dopo aver affermato che in Italia “spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi perché cercando dal produttore l’acquisto a basso costo comprano qualità”, si è sottratto alle domande dei giornalisti – secondo il suo staff – perché aveva la febbre.

Non siate maliziosi, non può essere una scusa, altrimenti non si spiegherebbe un’affermazione come quella che ha fatto il cognato della premier. Da ministro dell’Agricoltura – il ministro ci perdonerà la semplificazione del dicastero – avrebbe dovuto sapere bene che la filiera corta non è certo la prima scelta dell’italiano che va a fare la spesa in tempi di inflazione a due cifre. Tutt’altro; a potersi permettere i mercati contadini, tanto per fare un esempio, sono i più ricchi, i soli che possono pagare frutta e verdura a cifre lontane da quelle con le quali devono fare i conti – calcolatrice alla mano – i consumatori comuni. Per loro, anzi, nemmeno più i discount sono una soluzione, tant’è che in ogni città italiana ci si rivolge a negozi che spesso vendono frutta e verdura a 99 centesimi (o giù di lì), di certo chiudendo gli occhi su origine e qualità, se non sulla sicurezza alimentare di quello che finisce nelle sporte.

Non solo. Se non fosse per gli effetti della febbre, dubitiamo che il ministro avrebbe potuto ignorare i dati scientifici che indicano come l’Italia e la Grecia, entrambi paesi d’elezione per quella dieta Mediterranea universalmente considerata come la più salubre, sono anche gli Stati europei con la più alta quota di obesità infantile.

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Non crediamo, infatti, che Lollobrigida possa pensare che siano i rampolli delle famiglie più ricche a ingurgitare junk food dalla mattina alla sera.

Per riportare la temperatura del dibattito a livelli più umani, al ministro consiglieremmo di provare a fare qualche giro nei mercati con un occhio alla filiera e uno al portafogli (quello di un italiano medio, ovviamente). Solo dopo aver preso una tachipirina per far scendere la sua temperatura corporea.