Cannabis light, la stretta del Governo: Cbd masticabile solo in farmacia

cannabis cbd

Con un decreto, il ministero della Salute ha reintrodotto le composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo (cbd) ottenuto da estratti di cannabis nella tabella dei medicinali acquistabili solo in farmacia. Da quando sarà in vigore

 

Con un decreto, il ministero della Salute ha reintrodotto le composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo (cbd) ottenuto da estratti di cannabis nella tabella dei medicinali acquistabili solo in farmacia.

Il decreto del 2020

Nel 2020, infatti, il decreto che inseriva il cbd nella lista dei medicinali da sostanze stupefacenti, veniva sospeso. Adesso il nuovo intervento del Governo elimina quella sospensione, con effetto a partire dal 20 settembre prossimo.

Quando entra in vigore

Nel 2020, dopo numerose proteste, il decreto emanato il primo ottobre era stato successivamente sospeso il 28 ottobre. Ora, con l’eliminazione della sospensione, entrerà definitivamente in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e siccome la pubblicazioine è avvenuta ieri (21 agosto), sarà effettivo dal 20 settembre.

Come ricorda il portale cannabisterapeutica.info, nel 2020 il decreto era stato giustificato dall’arrivo in Italia e in Europa dell’Epidiolex, farmaco a base di Cbd, ma oggi lo stesso Epidiolex è già in commercio in Italia e in altri paesi europei e “se il decreto sarà effettivo, saremmo l’unico paese in Europa e forse nel mondo che considera il Cbd, o meglio, le preparazioni ad uso orale di Cbd, come uno stupefacente”.

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Con il nuovo decreto, in Italia, dunque, i cannabis shop non potranno più vendere Cbd masticabile, a meno che il governo non introduca delle eccezioni.

La situazione in Europa

Intanto, in Europa è in corso la valutazione dei cibi contenenti Cbd all’interno dei Novel Food, mentre il processo è stato completato in Gran Bretagna, con i primi prodotti arrivati sul mercato, e anche in Francia, dove è stata emanata una legge provvisoria che autorizza la commercializzazione di preparati con CBD fino al 20% considerandoli come integratori. La EHIA, associazione europea per la canapa industriale, ha di recente chiesto che estratti e CBD naturale vengano considerati come alimenti tradizionali, così come è stato riconosciuto per le foglie.