Dall’8 agosto in vigore la nuova legge contro il “pezzotto”

pezzotto

L’8 agosto va in vigore la legge sul “pezzotto”, che disciplina, cioè, la pirateria audiovisiva. L’Agcom avrà molti più poteri per oscurare i siti che diffondono le partite senza diritti e per chi le vede attraverso questi canali sono previste sanzioni. Ecco quali

 

Dall’8 agosto entra in vigore, la nuova Legge n. 93 del 14 luglio 2023 di contrasto alla pirateria digitale, per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica. Dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 171 del 24 luglio 2023 il testo è oramai definitivo e vale la pena andare a vedere cosa prevede, soprattutto per gli amanti del calcio che, messi a dura prova dagli aumenti di Dazn potrebbero pensare di rivolgersi al famigerato pezzotto, il decoder integrale in grado di vedere senza abbonamento i canali di Sky e, per l’appunto, di Dazn.

Le multe per gli utilizzatori del pezzotto

Per loro si era parlato di stangate amministrative eccezionali, con multe fino a 5mila euro e invece dal testo della legge si scoprono multe decisamente più lievi, quantificate in 154 euro.

L’art.174 ter, comma 1, infatti recita:

Chiunque  abusivamente  utilizza, anche via etere o via cavo, duplica, mette a  disposizione, riproduce, in tutto o in parte, con qualsiasi procedimento, anche avvalendosi di strumenti atti ad eludere  le  misure tecnologiche di protezione,  opere  o  materiali  protetti, oppure acquista o noleggia supporti o servizi  audiovisivi, fonografici, informatici o multimediali non  conformi  alle prescrizioni della  presente  legge,  ovvero  attrezzature, prodotti o componenti atti ad eludere misure di  protezione tecnologiche è punito (…) con la sanzione amministrativa pecuniaria di euro  154  e  con  le sanzioni accessorie della confisca del  materiale  e  della pubblicazione del provvedimento su un giornale quotidiano a diffusione nazionale.

Mano più pesante, invece, con chi utilizza questi metodi a scopo di lucro, per chi organizza e vende sistemi come il pezzotto, infatti, è prevista la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con una multa da 2.582 a 15.493 euro.

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Oscurati d’autorità (e in tempi brevi)

Le principali novità della legge, però, riguardano lo spegnimento dei segnali pirata che saranno molto più veloci di quanto sia stato finora. All’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è dato il potere di ordinare ai prestatori di servizi di disabilitare l’accesso a contenuti diffusi in maniera illecita, anche adottando provvedimenti cautelari in via d’urgenza.

Nei casi di particolare gravità e urgenza, e tra questi la legge comprende gli eventi sportivi come le partite di calcio, l’Agcom può ordinare ai prestatori di servizi, compresi i prestatori di servizi di accesso alla rete, di disabilitare l’accesso ai contenuti trasmessi abusivamente mediante blocco dei nomi di dominio e degli indirizzi IP. E per farlo non avrà neppure bisogno di un contraddittorio ma basterà la richiesta del titolare del diritto (Dazn, Sky, Lega Serie A…).

Se si tratta di contenuti trasmessi in diretta, il provvedimento viene adottato, notificato ed eseguito prima dell’inizio o, al più tardi, nel corso della diretta stessa.

L’Agcom, in altri termini, potrà chiedere ai prestatori di servizi di accesso alla rete, ai gestori di motori di ricerca e ai fornitori di servizi di intervenire e oscurare tempestivamente e, comunque, nel termine massimo di 30 minuti, i siti su cui sia stata avanzata segnalazione e richiesta di blocco immediato.