I Peg sono composti sintetici di derivazione petrolifera molto usati in cosmetica e non solo. Per la loro capacità di rendere permeabile la pelle, sono tra quelle sostanze che non dovremmo trovare nell’Inci e invece…
L’acronimo Peg sta per Polyetilene glycole: si tratta di una famiglia di ingredienti, derivati del petrolio, utilizzati nel campo cosmetico, ma non solo. Gli stessi, infatti, vengono usati anche nel campo farmaceutico, nell’agricoltura, in veterinaria e nei prodotti per le pulizie. Nel caso dei prodotti cosmetici, i Peg hanno la funzione di facilitare l’assorbimento delle sostanze contenute nel prodotto cosmetico, rendendo più permeabile la pelle. Tale agevolazione, ovviamente, vale per tutti i tipi di sostanze, sia benefiche per l’epidermide, sia nocive. Come emulsionanti servono a mescolare e tenere insieme ingredienti che altrimenti sarebbero incompatibili tipo olio/acqua. Come tensioattivi sono molto usati negli shampoo perché non fanno molta schiuma ma allo stesso tempo garantisce una buona azione detergente.
I Peg sono pericolosi?
Proprio per la capacità di rendere permeabile la pelle e per loro processo di produzione può comportare rischi alla salute della pelle (ricordiamo che sono derivati del petrolio), i Peg rientrano tra gli ingredienti sgraditi che non dovremmo trovare nei nostro cosmetici. Tant’è vero che sono diverse le aziende soprattutto cosmetiche che usano il claim “Non contiene Peg”.
In quali cosmetici troviamo i Peg
Nonostante queste preoccupazioni, sembra che l’industria – soprattutto quella cosmetica – non riesca a fare a meno dei Peg. Si va dalle creme doposole per bambini al latte detergente, alle maschere per i capelli, passando per le salviette per il cambio e le creme per le mani.
Cos’è l’Inci?
Sarà l’Inci – come sempre – a dirci se un prodotto contiene o meno i Peg. L’Inci, International nomenclature of cosmetic ingredients, è l’elenco completo degli ingredienti contenuti nei cosmetici. Obbligatorio in Europa dal 1997, la lista degli ingredienti è presente su tutte le etichette: le sostanze sono indicate in maniera decrescente, dalla molecola che è presente in maggiore quantità a quella la cui percentuale è minore. Tornando ai Peg, tale sigla è spesso seguita da un numero (ad esempio Peg-100) che indica il numero delle moli di ossido di etilene, per esempio Peg-40.
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