Creme doposole per bambini: ecco le più utili (ma perché usare gli interferenti endocrini?)

DOPOSOLE BAMBINI

Abbiamo testato 8 creme doposole per bambini e in una abbiamo trovato il cyclopentasiloxane, un sospetto interferente endocrino. Un ingrediente che sarebbe da evitare in prodotti per la prima infanzia. Ecco quelle più pulite e con la maggiore presenza di emollienti naturali

Il mare, la piscina o la montagna, d’estate, quando si hanno bambini piccoli, la parola d’ordine è prestare attenzione alle scottature. Oltre alle classiche raccomandazioni – ovvero di non esporre i piccoli al sole nelle ore più calde – in soccorso dei genitori arrivano ovviamente i prodotti pensati proprio per proteggere la pelle delicata di neonati e bambini dai raggi Uva e dai loro effetti, come le creme solari o i doposole. Questi ultimi sono particolarmente importanti per lenire anche lievi scottature e idratare la pelle.

Nel numero in edicola questo mese vi aiutiamo a fare una scelta mettendo a confronto 8 doposole, alla ricerca di quello più compatibile a una cute così delicata.

I marchi che abbiamo testato sono tra i più importanti del mercato: Avéne, Bionike, Chicco, Equilibra, Helan, Fiocchi di riso, Omia, Mustela

Per quanto l’esposizione alla luce solare sia molto importante anche per i più piccoli, per aiutarli ad assimilare la vitamina D, i suoi

Nel numero in edicola del Salvagente, tra l’altro, trovate il test su 8 creme doposole per bambini. Volete conoscere gli altri servizi del nuovo numero del mensile? Cliccate qui per leggere il sommario

effetti, soprattutto nel periodo estivo, possono essere anche deleteri. Le creme, i latte o gli spray doposole aiutano a ripristinare l’equilibrio cutaneo alterato dal sole, contrastando l’azione dei radicali liberi e donando freschezza alla pelle. Ecco perché sono molto importanti non solo per i bambini, ma anche per gli adulti: il calore e le reazioni indotte dai raggi Uva stressano la cute, che deve rigenerarsi usando appunto prodotti che garantiscano reali benefici. Applicare una crema protettiva prima, e un doposole poi, aiuta a conservare la compattezza della pelle e ripristinare il film idrolipidico, impedendo alla pelle di desquamarsi ma aiuta anche a contrastare la disidratazione, lo stress ossidativo e la formazione di radicali liberi. Come la parola stessa suggerisce, il doposole deve essere applicato dopo l’esposizione al sole, ad esempio alla fine di una giornata di mare, una passeggiata in montagna o una nuotata al fiume o in piscina. Grazie ai principi attivi e ai decongestionanti contenuti nelle formulazioni – ad esempio calendula, aloe vera, camomilla – questa crema è decisamente più efficace per i bambini rispetto a una normale crema idratante.

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I migliori doposole? A rapido assorbimento

Esistono ovviamente diverse tipologie: in crema, in spray, persino sotto forma di shampoo e bagnoschiuma che devono ovviamente essere usati durante il bagnetto. In generale, però, i prodotti migliori da scegliere sono senza dubbio quelli che hanno formulazioni a rapido assorbimento, texture più delicate, adatti a pelli sensibili o allergiche, e privi di parabeni o di profumazioni. Per i bambini, che spesso non sopportano di stare minuti interi a farsi spalmare creme, si può optare per un docciaschiuma con proprietà emollienti: che si scelga una crema o un detergente, infatti, è questo l’aspetto che non possiamo sottovalutare.

Aloe vera, fiori di calendula, mandorle dolci, jojoba camomilla e amido di riso, sono gli ingredienti che dobbiamo sempre ricercare in etichetta. Magari assicurandoci che compaiano al primo posto tra gli ingredienti, per essere certi che non si tratti di un’aggiunta irrisoria, buona solo per vantarli in etichetta.

Cosa abbiamo trovato negli 8 flaconi

Abbiamo messo a confronto la composizione di 8 creme doposole. Con l’eccezione di Avéne che ha optato per un “formato” adatto a tutta la famiglia, le altre 7 lozioni sono specificamente destinate ai più piccoli.

Emollienti naturali

Lo scopo principale della crema doposole è quella di idratare la pelle stressata dopo una giornata di mare e sole. Perché sia in grado di farlo, occorre che nella composizione ci sia una buona quantità di sostanze emollienti, meglio se naturali. Le molecole che abbiamo indicato in tabella sono quelle che (preferibilmente) devono comparire in etichetta, meglio se tra i primi ingredienti (per assicurarci che si tratti di un’aggiunta significativa). Basta dare uno sguardo alla tabella per capire che in quasi tutti i casi i produttori ne prevedano almeno due (con l’eccezione di Avéne). I migliori, come Omia ed Equilibra, anche in quantità “generose”.

Profumi e sostanze allergizzanti

Anche i profumi e le sostanze allergizzanti abbondano, purtroppo. Queste ultime sono comprese in un elenco di 26 molecole profumate considerate allergizzanti che per legge devono essere elencate in etichetta quando la loro presenza supera lo 0,001% nei prodotti “leave on” (che rimangono sulla pelle per più tempo) e lo 0,01% nei prodotti da risciacquo.
Interferenti endocrini
Una sola crema, la Bionike, contiene un interferente endocrino, sostanze che destano più preoccupazione in prodotti destinati ai bambini. Come spiegato dall’Istituto superiore di sanità possono compromettere la salute riproduttiva e dell’età evolutiva, quindi di adolescenti e bambini. I danni sono confermati da ricerche mediche che indicano che le persone più esposte hanno un maggiore rischio di malattie legate allo sviluppo o al metabolismo.

Ingredienti sgraditi

La lista degli ingredienti sgraditi che troviamo in queste lozioni è fin troppo lunga. Si va dai Peg, derivati dal petrolio il cui processo di produzione può comportare rischi alla salute della pelle, alla paraffina che rappresenta l’alternativa economica agli oli e grassi naturali per ottenere una funzione emolliente.
Derivano dal petrolio anche due ingredienti che abbiamo incluso nella lista degli “sgraditi”: l’isododecane e l’isohexadecane.
Attenzione alla presenza di derivati siliconici (come il dimethicone), a due conservanti molto usati (anche se parzialmente vietati, in aerosol) come il dehydroacetic acid e il dehydroacetate e alla triethanolamine (agente tampone che permette di regolare il pH della formula del prodotto affinché si avvicini a quello della pelle). Non dimentichiamoci poi dell’ambiente e quando possiamo optiamo per i cosmetici che non contengono sostanze in grado di danneggiarlo, come il disodium edta la cui capacità di legarsi ai metalli (pesanti) e al calcio lo rende nocivo per l’ecosistema.