Nei 14 articoli della “Carta” vengono illustrati i principi generali a tutela degli utenti: dal diritto all’accesso alla neutralità della rete all’inviolabilità dei propri dati fino al rispetto della privacy
La Dichirazione dei diritti di Internet è un documento, che è stato ufficialmente reso pubblico nella sua forma attuale dall’allora presidente della Camera Laura Boldrini, nel 2015.
Non si tratta di una legge, l’obiettivo con cui nasce questo lavoro è quello di fornire una serie di principi generali, che servano a garantire i diritti di ogni persona sul web.
In tal senso, all’interno dei 14 articoli che nel complesso compongono la “Carta dei diritti di Internet”, vengono analizzate le principali tematiche che riguardano l’utilizzo consapevole e corretto del web ed in particolare sono illustrati i diritti che si hanno sul web e i relativi doveri.
Secondo quanto espresso all’interno della “Carte dei diritti di Internet”, il web è prima di tutto un bene pubblico globale, ma non è da considerare soltanto come un luogo tecnologico e un luogo dove poter usufruire di alcuni servizi, infatti va considerato anche come uno spazio che offre ai cittadini una concreta possibilità di crescita dal punto di vista individuale e sociale.
I punti fondamentali della Carta
Come già accennato, la “Carta dei diritti di Internet” illustra quali sono i principali diritti che si hanno sul web e naturalmente anche quali sono i principali doveri da rispettare.
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La Dichiarazione si apre con l’articolo 1, che di fatto mette in evidenza qual è il principio chiave attorno a cui ruota tutto il documento, ossia la tutela dei diritti della persona; in particolare, tale articolo chiarisce che nella rete i diritti fondamentali della persona sono riconosciuti e come tale devono essere interpretati, si parla nello specifico di quelli riconosciuti dalle Costituzioni nazionali, dalla Dichiarazione Onu e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Ne deriva che il rispetto della libertà, della diversità e della dignità di ciascun individuo, non possono e non devono mai venire meno in rete.
Gli articoli 2,3 e 4 trattano rispettivamente le tematiche del “diritto all’accesso”, del “diritto alla conoscenza e all’educazione in rete” e infine quella della “neutralità della rete”; secondo quanto espressamente indicato all’interno dell’articolo 2, l’accesso ad Internet va considerato come “diritto fondamentale della persona e condizione per il suo pieno sviluppo individuale e sociale”, ne consegue che questo deve sempre essere paritario e neutrale e che tale mezzo deve essere usato in modo consapevole per favorire la crescita individuale e collettiva.
In tal senso, è dovere delle Istituzioni quello di mettere in atto interventi mirati per rimuovere qualunque ostacolo possa mettere a rischio tale diritto e possa favorire i ritardi culturali.
Gli articoli 5 e 6 del documento trattano le tematiche della “tutela dei dati personali” e del “diritto all’autodeterminazione informativa”; in particolare, all’interno di questi articoli è specificato che ogni individuo ha diritto alla protezione dei dati che lo riguardano e che ogni persona ha diritto d’accesso ai propri dati, qualunque sia il soggetto che li detenga, al fine di richiederne l’integrazione, la rettifica o l’eventuale cancellazione.
Gli articoli che seguono, nello specifico quelli che vanno dal 7 all’11 forniscono un’accurata panoramica in merito ai diritti della personalità in rete, in particolare si parla dell’inviolabilità di sistemi, dispositivi informatici, informazioni e comunicazioni elettroniche e si stabilisce che le deroghe sono possibili soltanto se vi è un’autorizzazione motivata dall’autorità giudiziaria.
Si parla poi dei trattamenti automatizzati di dati personali, che di fatto possono essere utilizzati soltanto per definire il profilo o la personalità del soggetto. Ma non solo, si specifica anche che ciascun cittadino ha diritto ad avere una propria identità in rete e che è possibile accedere in rete anche in forma anonima, senza che però vengano mai violati la dignità della persona oppure i dati personali. Infine, l’articolo 11 tratta del diritto che ha ciascun individuo di ottenere la cancellazione dei propri dati personali.
Gli ultimi tre articoli che compongono il documento specificano che le piattaforme digitali devono contenere informazioni chiare e semplici, che la sicurezza in rete deve essere sempre garantita e infine che ciascun individuo può ottenere il riconoscimento dei propri diritti sul web a livello nazionale ed internazionale.