Malattie e zanzare: occhio ai rischi, soprattutto all’estero

zanzare

Le zanzare in Italia non sono un pericolo. Ma quando viaggiamo all’estero dobbiamo attenerci ai consigli suggeriti dal Ministero della salute. Ecco come organizzarsi prima di partire e al rientro in casa.

 

Nella disperazione del caldo, in tanti ci domandiamo a cosa servano le zanzare d’estate.  In realtà, le tanto odiate zanzare “hanno un ruolo nell’ecosistema, spiegava anni fa, a Il Salvagente, Jean-Baptiste Ferré, entomologo di EID Mediterranean.

Una curiosità delle zanzare femmine, le uniche abilitate al “prelievo” di sangue umano, è che quando pungono, iniettano saliva che contiene proteine dalle proprietà anestetiche e anticoagulanti.

Attenzione però alle punture della zanzara tigre, che possono provocare gonfiore, irritazione, prurito intenso con possibile sanguinamento.

Come proteggersi dalle zanzare in Italia

Ma che relazione c’è tra malattie e zanzare? Quali sono i rischi maggiori per la nostra salute? Le zanzare possono essere portatrici di malattie?

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“Non proprio”, chiariva Ferré. Questo non significa che non si corrano dei rischi. Ma non a casa nostra. Perché:

  • Le zanzare a casa nostra non sono pericolose. Possiamo però evitare la formazione di acquitrini e paludi. Dopo averci punto, la femmina depone le uova in zone umide. Per poter proseguire il loro ciclo di sviluppo e trasformarsi in larve devono essere sommerse in acqua.
  • Se proprio non possiamo fare a meno dell’acqua nei sottovasi per le piante, un piccolo trucchetto suggerito dagli esperti consiste nel mettere un filo di rame nell’acqua. Sprigionerà iodio attivo, che è letale per questi insetti.
  • Ci sono animali che delle zanzare sono ghiottissimi. Ai pesci rossi piacciono le larve. Inoltre, potrete rendere felici i pipistrelli acquistando anche su internet una semplice ed economica bat box da appendere in giardino, su finestre, balconi e terrazze. Così possiamo finalmente smontare gli ingiusti stereotipi diffusi su questi mammiferi chirotteri, che invece sono dolcissimi.
  • Proteggersi con anti-zanzare contenenti insetticida della famiglia dei piretroidi. Lo zampirone in terrazza funziona sempre. Gli olii essenziali e gli spray vanno considerati con cautela.

 

Come proteggersi dalle zanzare quando si viaggia all’estero

Il Ministero della salute consiglia ai viaggiatori internazionali di attenersi alle regole, poiché esistono numerose infezioni tropicali trasmesse da zanzare, come: malaria, febbre gialla, chikungunya, dengue, zika e altre.

 

Cosa fare prima di partire all’estero?

Consultare il proprio medico curante e documentarsi sull’obbligo o meno di vaccinarsi contro specifiche malattie (come la febbre gialla) o, se necessaria, la profilassi raccomandata contro la malaria.

Con il nostro medico possiamo valutare la necessità o meno di intraprendere un piano di vaccinazione personale e adeguata alla situazione del Paeese ospitante.

L’infezione da virus Zika può essere trasmessa anche per via sessuale e, se contratta in gravidanza, può causare gravi complicanze al feto. Meglio i rapporti sessuali protetti.

 

Cosa fare all’arrivo nel Paese di vacanza?

I sanitari suggeriscono di:

  • Proteggersi dalle punture di zanzara e rispettare le raccomandazioni delle autorità locali del Paese ospitante;
  • Indossare abiti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo;
  • Usare repellenti cutanei seguendo le indicazioni riportate in etichetta;
  • Soggiornare in ambienti con aria condizionata (i condizionatori respingono le zanzare!) o con zanzariere a porte e finestre.

 

Cosa fare al ritorno in Italia?

Bisogna contattare il proprio medico, o una struttura ospedaliera, a scopo precauzionale, se, nelle 2 settimane che seguono il ritorno, si manifestano sintomi come febbre, dolori articolari e muscolari, eruzioni cutanee, congiuntivite, disturbi simil-influenzali.

Un gesto responsabile sarebbe quello di proteggersi dalle punture di zanzare per evitare di trasmettere una eventuale infezione ad altre persone.

Le donne in gravidanza o che desiderano un figlio, se hanno viaggiato in aree in cui è presente il virus Zika, devono riferire del loro viaggio durante le visite prenatali.