Salmone fresco? I trucchi per evitare le frodi

SALMONE

Leggero, versatile, da abbinare con gli ingredienti più diversi , il salmone è uno dei protagonisti indiscussi della nostra tavola. Ma come riconoscere se il salmone è fresco? Consigli (utili) per gli acquisti

Il salmone è un pesce che non manca mai nelle nostre tavole, essendo il risultato di allevamenti presenti in particolare nell’Oceano Atlantico. Per i palati più raffinati, il salmone selvaggio è invece una vera e propria prelibatezza che cambia sia per prezzo che per aspetto.

Ma come riconoscere quando il salmone è fresco? Se abbiamo la fortuna di avere davanti un pesce intero e non a tranci, guardiamo innanzitutto le squame: devono essere lucide e brillanti. Per quanto riguarda la carne, fate attenzione alla compattezza, è un indicatore fondamentale per comprendere la freschezza del prodottto.

Trancio di salmone: come capire quando è fresco

Se risulta decisamente più immediato capire quando il salmone è fresco nel caso in cui ci troviamo davanti a un pesce intero, occorre essere più meticolosi quando si parla di salmone a trancio. Per assicurarvi di fare un buon acquisto e tutelarvi da spiacevoli sorprese, controllate due elementi fondamentali della carne: la compattezza e il colore. La prima si valuta a seconda della aderenza o meno alla parte della lisca, mentre il secondo, ossia il colore del salmone, deve essere particolarmente uniforme.

Il segreto per non sbagliare è suggerito da diversi addetti ai lavori che ricordano una sorta di prova del nove che può aiutare a comprendere meglio la freschezza del prodotto: dovreste premere con un dito (o farlo fare al commesso o alla commessa) e controllare se la carne torna subito a compattarsi oppure no. Nel salmone fresco vedrete la pelle riassorbire la pressione immediatamente, per poi tornare normale, mentre se la pressione esercitata dal dito lascerà il segno più a lungo, allora pensateci due volte, o addiritura tre o quattro, prima di fare il vostro acquisto. 

I rischi per la salute se il salmone non è fresco

Portare sulla vostra tavola del salmone, senza aver verificato la sua freschezza, non è solo spiacevole per il vostro palato, ma può comportare delle insidie così gravi da poter richiedere addiritttura il ricorso a cure mediche immediate.

Uno dei rischi maggiori del salmone, laddove non si rispettino gli standard di freschezza, è quello della listeria, un batterio pericolosissimo che può rivelarsi addirittura letale. Si tratta di una cosiddetta tossinfezione che agisce sul sistema immunitario e ha una particolare capacità di resistere anche a temperature bassissime, persino sottozero.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

La listeriosi, come quasi tutte le tossinfezioni, ha un periodo di incubazione che, nel suo caso, può passare da un periodo relativamente breve a circa venti giorni, finanche a due mesi e oltre. Nel caso si dovesse trasformare in forma sistemica –  la peggiore e più aggressiva – la listeriosi si propaga nel sangue, colpendo il sistema nervoso e determinando patologie particolarmente gravi, come meningiti, encefaliti o setticemie.

È fondamentale dunque non sottovalutare le caratteristiche del salmone durante l’acquisto perché le conseguenze, oltre che essere di una pericolosità particolarmente elevata, potrebbero essere irreversibili.