Diritti dei bambini: giocare, studiare, essere protetti e non solo

DIRITTI DEI BAMBINI

La stella polare è la Convenzione sui diritti dell’infanzia approvata dall’Onu nel 1989. Eppure tanti sono violati e troppi minori al mondo sono costretti a diventare adulti troppo presto

Forse non tutti lo sanno ma i bambini hanno dei diritti che devono essere garantiti. Proprio così, si tratta di principi fondamentali che non devono essere negati a coloro che affrontano l’infanzia. Se tutti i diritti vengono rispettati, allora i piccoli possono trascorrere momenti felici e porre le fondamente per avere una vita soddisfacente e di successo.

Ma quali sono i diritti dei bambini? Analizziamo insieme tutto quello che c’è da sapere sull’argomento, soffermandoci poi, sui 10 diritti più importanti e perché sono imprescindibile per avere un’infanzia felice.

Cosa sono i diritti dei bambini? 

In primo luogo, è bene capire cosa sono i diritti dei bambini. Al pari dei diritti che ogni essere umano ha, i diritti dei bambini sono facoltà ritenute fondamentali che devono essere garantite a ogni dovere e alle quali è impossibile opporsi. I diritti dei bambini sono universali e vengono concessi senza l’approvazione di uno Stato o di un ente superiore.

I diritti dei bambini sono stati enunciati nell’anno 1989. Precisamente, il 20 novembre 1989, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia (qui la versione completa). Da quel momento in poi, sono stati riconosciuti questi principi validi in tutto il mondo. I diritti dell’infanzia valgono sempre, indipendentemente dal luogo nel quale si vive, dalla religione che si professa e dall’estrazione sociale.

Interessante notare come tutti gli Stati che fanno parte dell’Onu hanno ratificato questa convenzione ad eccezione degli Usa. Ancora, questa convenzione contiene ben 54 articoli che devono essere rispettati e seguiti. Grazie a questa novità, dal 1989 a oggi i bambini sono più tutelati e gli Stati si sono mossi di conseguenza per assicurare ai piccoli un’infanzia più sicura e sana.

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Quali sono i diritti dei bambini? 

Come appena accennato, la convenzione delle Nazioni Unite contiene 54 articoli. Nel dettaglio, la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia si articola in 3 protocolli. In linea di massima, questi protocolli si concentrano sulla tutela dei minori quando si parla di sfruttamento sessuale, sulla protezione dei minorenni in caso di guerra e sulla procedura di reclamo dei piccoli.

Ci sono poi anche alcuni diritti fondamentali che non possono essere negati i bambini. Quali sono e perché è necessario rispettarli tutti? A questo punto è appropriato analizzare uno per uno questi diritti, così da comprendere al meglio tutto ciò che occorre sapere al riguardo.

1. Il diritto alla parità di trattamento 

Questo è il primo diritto fondamentale contenuto all’interno della Convenzione Onu. Perché è proprio il primo? Semplice, questo diritto afferma che ogni bambino deve essere trattato allo stesso modo. Quindi, bisogna evitare discriminazione di alcun tipo. Nel dettaglio il diritto alla parità di trattamento recita: “Nessun bambino deve essere discriminato a causa del sesso, dell’origine, della religione, del colore della pelle, della disabilità e delle sue opinioni politiche”.

Proprio così, questo diritto tutela in pieno ogni minorenne. Inoltre, far rispettare tale diritto è essenziale per una ragione ben precisa. Un bambino che cresce non venendo discriminato si sentirà orgoglioso delle sue radici e sarà a sua volte più tollerante verso gli altri. In poche parole, questo è imprescindibile se si vuole avere una generazione futura migliore di quella attuale, capace di rispettarsi senza prevaricare o essere razzista e xenofoba.

2. Il diritto alla salvaguardia del benessere 

I bambini spesso sono indifesi e ingenui. Non conoscono i pericoli del mondo e se non curati possono ritrovarsi ad affrontare problemi che possono essere letali vista la loro giovane età. Dunque, deve essere sempre salvaguardato il benessere di ogni minorenne.

Questo diritto entra in gioco quando si parla di decisioni che possono ripercuotersi sul benessere del bimbo. Inoltre, tale diritto dovrebbe essere rispettato non solo dal nucleo familiare del minore ma anche dallo Stato che quindi non può procedere a prendere decisione che possano nuocere al bambino.

3. Il diritto alla vita e allo sviluppo

Ogni bambino ha il diritto alla vita. Cosa significa ciò? Che ogni minorenne deve avere la giusta assistenza medica ed essere curato per sopravvivere. Allo stesso tempo, un minore dovrebbe poter ricevere protezione contro abusi e sfruttamento di qualsiasi genere.

Inoltre, questo diritto integra anche quello allo sviluppo. Questo significa che ogni minore deve avere il diritto di ricevere un’istruzione base e andare a scuola. Perché ciò è importante? Perché l’educazione apre la mente del bambino e lo permette di formarsi come individuo. Oltre a ciò, la scuola è un luogo fondamentale per l’infanzia perché il piccolo apprende come confrontarsi con gli altri e soprattutto come affrontare situazioni e modi di fare che poi ritroverà quando crescerà e si confronterà con il mondo reale.

4. Il diritto all’ascolto e alla partecipazione

Chiunque tende a sottovalutare i bambini. Spesso alcuni non li ascoltano e non li prendono sul serio. In alcune culture poi, i bambini non hanno diritto a parlare o a partecipare in conversazioni. Questo diritto garantisce l’esatto opposto. I bambini sono persone e anche loro possono esprimere opinioni e hanno il diritto di essere ascoltati.

Certo, questo significa anche informarli con il giusto equilibrio e in base alla loro età delle decisioni che si prendono. Avere il giusto equilibrio nel coinvolgere i piccoli in decisioni e situazioni varie può avere un effetto incredibilmente positivo sul piccolo. Crescendo, quest’ultimo si sentirà più sicuro dei suoi mezzi e non si farà prendere dallo sconforto davanti a problemi e ostacoli.

5. Diritto ad essere aiutati 

Tutti i bambini che vivono in zone di guerra devono essere aiutati. L’applicazione pratica di questo diritto è stata possibile vederla anche in tempi recenti, a causa della guerra fra Ucraina e Russia. Questo diritto garantisce ai minorenni la possibilità di essere protetti, sia durante le situazioni di guerra sia quando fuggono dal paese in guerra.

Questo diritto fa davvero riflettere. Spesso quando si parla di rifugiati molti tendono a puntare il dito e giudicare senza mezze misure. Tuttavia, ogni bambino ha il diritto ad essere ospitato e protetto quando fugge da una zona di guerra e non solo. Dunque, chiunque dovrebbe garantire questo diritto per etica e morale.

6. Diritto alla privacy 

Come per gli adulti, anche i bambini hanno diritto alla privacy. La loro privacy non deve essere violata in alcun modo, i minorenni devono sentirsi sicuri in un loro spazio personale. Questo serve per crescere meglio e apprendere che la privacy è una cosa importante, dunque deve essere rispettata anche verso gli altri.

Inoltre, il diritto alla privacy dei bambini deve essere rispettato anche online. Per questa ragione, se si hanno figli, è bene aiutarli a scegliere al meglio le app che scaricano sugli smartphone e i social utilizzano, guidandoli affinché la loro privacy non venga violata da aziende ed estranei.

7. Diritto alla dignità 

Tutti i bambini hanno diritto alla dignità. In poche parole, i bambini devono essere protetti da offese, insulti e anche accuse. Questo può accadere soprattutto a scuola. In tal caso, sarà compito degli insegnanti tutelare questo diritto e impartire lezioni che possano far comprendere ai piccoli come non bisogna essere bulli dei propri compagni.

A proposito del bullismo, questo fenomeno negativo si scontra duramente con il diritto alla dignità. In particolar modo, questo diritto dei bambini potrebbe venir leso quando si parla di cyber-bullismo. Non sono pochi i ragazzi e i minorenni che hanno compiuto atti tragici a causa dei bulli del web. Per far rispettare questo diritto e proteggere un bambino è appropriato avere con lui un dialogo diretto, non invadente, che possa portarlo a esprimere le eventuali preoccupazioni. In seguito, occorre agire tempestivamente e proteggere il minore dagli attacchi che possono rubargli il suo diritto alla dignità.

8. Diritto al nome

Ogni bambino ha diritto al nome. Potrebbe sembrare scontato, ma ciò è più importante di quello che si pensa. Il nome serve per identificare il bambino e farlo sentire un individuo. Per questa ragione, il suo nome dovrebbe essere ben riconoscibile e dovrebbe sempre essergli affidato uno. Far rispettare questo diritto naturalmente è compito dei genitori o dei tutori legali rispettare questo diritto.

Attenzione però, perché ogni Stato ha dei nomi proibiti. Proprio così, ci sono alcuni nomi che non possono essere scelti, perché non vengono accettati all’Anagrafe. Inoltre, è importante ricordare che il nome deve sempre rispettare il sesso del nascituro. Dunque, se un bambino è di sesso maschile non può essergli affidato un nome femminile e viceversa.

9. Diritto alla famiglia

Un bambino dovrebbe sempre avere una famiglia che possa occuparsi di lui fino a quando non raggiunga la maggiore età. Ma di chi è il compito di far rispettare questo diritto. Ebbene, questa volta tocca allo Stato assicurarsi che un bambino abbia una famiglia.

Anche se i due genitori del minorenne sono separati, lo Stato deve fare in modo che il piccolo passi del tempo con entrambi i genitori. L’unica eccezione si verifica se uno dei due genitori ha un effetto negativo sulla salute e la crescita del piccolo.

10. Diritto alla libertà di pensiero 

I bambini hanno diritto a credere in una qualsiasi fede religiosa e ad esprimere i loro pensieri. La fede religiosa che i bambini possono seguire non deve essere necessariamente quella dei genitori. Anzi, se un bambino sin da piccolo manifesta un’idea deve essere rispettato. Al contrario, non gli deve essere imposto nulla: ha la libertà di scegliere esattamente in cosa credere. Naturalmente, sarà compito dei genitori fargli capire se ha un’idea distorta e che non porta a benefici per la società. Tuttavia, ciò dovrebbe essere fatto in modo moderato, senza imposizioni di alcun genere.

Anche in questo caso, il diritto alla libertà di pensiero è fondamentale per lo sviluppo del piccolo. Non serve solo a farlo crescere come persona, ma può dare numerosi vantaggi al ragazzo una volta che diventerà un membro della società.

I benefici nel far rispettare i diritti dei bambini 

A questo punto, dopo aver analizzato quelli che sono i diritti fondamentali dei bambini, è bene comprendere quali sono i benefici che derivano da essi. Ebbene, come detto spesso nel corso di questo articolo, questi benefici servono per formare il piccolo come persona.

Spesso si sottovaluta l’infanzia ma ciò è un grosso errore. Chi ha trascorso una brutta infanzia spesso affronta problemi nel corso della sua vita e può avere a che fare con numerose complicazioni. Bisogna pensare all’infanzia come ai pilastri di un palazzo. Chi vuole costruire un grattacielo deve avere dei pilastri resistenti e forti.

Similmente, se si vuole far avere una buona vita ai piccoli, bisogna assicurargli l’infanzia migliore che si possa avere. Prendere come principi guida questi diritti e rispettarli può essere quello che ci vuole. Tuttavia, a volte non basta solo l’amore dei genitori ma ci vogliono anche misure statali. Dunque,  è bene informarsi in merito a che modo lo Stato può aiutare i bambini e le famiglie, all’occorrenza chiedendo anche delle misure speciali per migliorare l’infanzia dei piccoli.

Conseguenze derivanti dal non far rispettare i diritti dei bambini

Le conseguenze derivanti dal non rispettare i diritti dei bambini possono essere disastrose. Come detto prima, chi non trascorre una buona infanzia può avere strascichi che possono condizionarlo anche nella sua vita adulta. Ad esempio, basti pensare a coloro che non ricevono l’istruzione basilare e possono avere grossi problemi a inserirsi nella società.

Inoltre, i genitori che non rispettano i diritti fondamentali dei bambini possono incorrere anche in problemi legali. In ultima analisi, è importante far rispettare i diritti dei bambini. Farlo può avere benefici non solo per i singoli ma anche per le generazioni future.