Camminare fa dimagrire? Falsi miti e verità

CAMMINARE FA DIMAGRIRE

Bastano solo 3 ore di camminata alla settimana per notare i cambiamenti ma la verità è che il dimagrimento non è l’unico beneficio e nemmeno il più importante.

 

Camminare fa bene. Ma forse è meglio correre? Tra falsi miti e verità, una certezza è che bisogna mettere in movimento l’organismo, unitamente a una dieta sana e personalizzata.

Il dottor Paolo Filippini, esperto chirurgo e ortopedico, spiega che camminare è uno dei movimenti più naturali dell’essere umano ed è un’abitudine che aiuta a godere di ottima salute. Camminare fa dimagrire, ma non è solo questo l’unico beneficio, e nemmeno il più importante.

 

Camminare meno di 3 ore a settimana.

È quanto basta per svolgere una regolare attività fisica e ottenere effetti benefici per il nostro organismo. Lo sostiene l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in un recente studio quando afferma che per mantenersi in salute possono bastare anche solo 150 minuti di attività fisica a settimana.

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  • Fare lunghe passeggiate è senza dubbio la più semplice delle tante attività fisiche che possiamo fare per mantenere uno stile di vita sano. La camminata è un movimento complesso che coinvolge il respiro, la circolazione sanguigna, la locomozione e mette in moto non solo le gambe, ma anche braccia, spalle e colonna vertebrale. E non è complicato fare lunghe passeggiate, che attivano tutti i sensi e ci consentono anche di esplorare paesaggi e vivere esperienze.

 

  • Andare a piedi è un’attività fisica che può dare molti benefici se praticata con assiduità e costanza. Si può praticare ad ogni età, non presenta particolari controindicazioni, a meno che non ci siano particolari patologie in corso, ed è a costo zero, perché non necessita di attrezzature speciali se non abbigliamento comodo e buone scarpe.

 

I benefici della camminata.

Il dottor Paolo Filippini spiega che “passeggiare abitualmente più volte durante la settimana è un vero toccasana per la nostra salute. La camminata infatti permette di bruciare calorie e quindi tenere sotto controllo il peso corporeo, migliora la postura e l’equilibrio, ha effetti positivi sulla circolazione del sangue e sull’attività del cuore, favorisce la motilità intestinale.

Camminare spesso, a lungo andare, può concorrere a diminuire il rischio di sviluppare patologie come il diabete e abbassa le probabilità di soffrire di alzheimer in età avanzata. Ha un’azione benefica anche su muscoli e ossa e può rallentare il processo di invecchiamento. Infine può avere effetti positivi anche sull’umore: riduce i livelli di ansia e stress e stimola la capacità dell’organismo di produrre endorfine”.

Quanto tempo bisogna camminare per dimagrire?

Medici e specialisti della salute concordano nel dire che la camminata consente di perdere peso. Permette ai muscoli di bruciare calorie attingendo alle riserve di grasso.

Per iniziare a perdere peso, bisogna raggiungere la cosiddetta “zona di endurance”, compresa tra il 60 e il 70% della Frequenza Cardiaca Massima. Dotandosi di orologi tecnologici disponibili sul mercato è possibile personalizzare la camminata calcolando velocità, tempo, calorie bruciate e chilometri da percorrere. La zona di endurance è la fase in cui la maggior parte delle calorie bruciate proviene dai grassi e serve per alimentare i muscoli che hanno bisogno di energia. Per raggiungere questa zona e bruciare calorie, bisogna camminare ad un ritmo sportivo, tra i 5 e gli 8 Km/h.

In generale, una persona di circa 70 kg avrà bruciato in media 300 calorie dopo 1 h di camminata sportiva alla velocità di 6 km/h. A questo punto si svilupperanno i muscoli, soprattutto all’altezza di cosce e glutei, che consumeranno più calorie, anche a riposo.

ATTENZIONE: Per dimagrire bisogna perdere grassi e non muscoli, altrimenti si va incontro a carenze e problematiche anche serie!

 

Quali parti del corpo dimagriscono con la camminata?

Camminare aiuta a dimagrire e tonificarsi. Intanto, si rassodano braccia, gambe, pancia e spalle, si regala una sferzata di energia al metabolismo basale e si bruciano i grassi in modo più efficace. Nel lungo termine, camminare aiuta a prevenire non solo i problemi articolatori, cardiaci e polmonari, ma accelera il metabolismo e riduce il rischio di diabete. Infatti, una camminata aiuta a metabolizzare il glucosio e attivare tutto il corpo, facendolo funzionare in modo molto più veloce e fluido.

 

Passeggiare fa bene al portafogli!

L’OMS ha stimato che grazie a soli 20 minuti di passeggiata giornaliera, oltre a benefici per la salute, è possibile risparmiare 700€ all’anno. Questo calcolo è basato su una riduzione dei costi di trasporto misurata in acquisto di carburante, spese di manutenzione della vettura e utilizzo dei mezzi pubblici. Quindi, camminare è aprirsi al mondo!