Covid, dal 1° febbraio in vigore nuove regole: da multe a green pass, cosa cambia

MASCHERINE GREEN PASS APRILE

Scattano il 1° febbraio le nuove restrizioni relative alla pandemia da Covid-19, a cui si è aggiunta in queste ore una serrata discussione tra presidi e ministero dell’Istruzione per ridurre le procedure di quarantena e rientro a scuola.

Durate del certificato verde

Per quanto riguarda le novità che entrano sicuramente in vigore con il secondo mese del 2022, vediamo cosa cambia. Il green pass durerà non più 9 mesi ma 6 (anche se tra le questioni in discussione c’è anche la possibilità di renderlo a tempo indeterminato per chi ha completato il ciclo vaccinale con il booster). Il provvedimento che avrà anche effetto retroattivo.

Richiesto per andare alle poste o in banca

L’obbligo di esibire il certificato verde, ottenibile anche con tampone, viene esteso ai principali negozi e attività, come poste, banca e librerie. I titolari o gestori degli esercizi non sono obbligati a verificarne il possesso, anche se possono effettuare dei controlli a campione. Il libero accesso è consentito nei negozi di generi alimentari in quelli per la vendita del cibo per gli animali domestici, nei distributori di carburante, nei negozi di vendita di articoli igienico-sanitari, in farmacie, parafarmacie e ottiche. I clienti non devono però consumare alimenti e bevande sul posto.

Obbligo vaccinale over 50

Entra anche in vigore la decisione, al centro di polemiche politiche, di introdurre l’obbligo vaccinale per chi ha più di 50 anni. Un milione e mezzo di persone rischiano di pagare una sanzione una tantum di 100 euro. Solo una certificazione medica che attesta che la persona rientra tra gli esentati per motivi di salute, eviterà la sanzione. I controlli per le sanzioni saranno fatti a campione e le multe saranno inviate dall’Agenzia delle entrate su segnalazione del Ministero della Salute. Dal 15 febbraio, un’ulteriore stretta porterà tutti i lavoratori over 50 ad essere obbligati a possedere il Super Green pass (che non si può ottenere con il tampone). Chi viene beccato a lavoro senza, rischia una multa dai 600 ai 1.500 euro. Chi, invece, non presenterà la documentazione sarà considerato assente ingiustificato con la sospensione dello stipendio, ma mantenendo comunque il lavoro.

La discussione sulla scuola

Intanto, dopo l’alto tasso di contagi, classi in quarantena o in Dad, il ministro dell’Istruzione, Bianchi, sta discutendo con il mondo della scuola, per rendere più brevi i tempi e più semplici le procedure. Come riporta il Corriere della sera, non cambierà probabilmente nulla per le scuole dell’infanzia dove i bambini non sono vaccinati e non portano le mascherine, mentre la proposta di Bianchi e Speranza per il resto è: nelle scuole elementari, i bambini vaccinati o guariti non andranno in quarantena ma in autosorveglianza (come avviene per le medie e superiori) e in dad al terzo contagio in classe. Resta il tampone di controllo: ma non sarà più un doppio tampone. L’ormai ben noto sistema T0-T5 verrà sostituito da un solo test probabilmente al terzo giorno, il nuovo T3. Anche per i bambini delle elementari che sono in autosorveglianza o, se non vaccinati, in quarantena i tamponi saranno gratis in farmacia con la ricetta del medico, come già avviene per gli studenti più grandi.I giorni di Dad per le classi per cui la Asl predispone l’autosorveglianza – scrive il Corriere – diminuiranno: si lavora per un dimezzamento, passando da 10 a 5 giorni a casa. Per tornare a scuola invece basterà il tampone (senza certificato del pediatra) per chi è in quarantena. Mentre per gli studenti in autosorveglianza con supergreen pass (medie e superiori) non servirà neppure il tampone, purché durante il periodo della Dad non abbiano avuto sintomi Covid che invece prevedono un controllo con testa antigenico o molecolare comunque.

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