La svolta eco di Dolce&Gabbana: basta pellicce

PELLICCE

La settimana scorsa era stata Moncler ad annunciare l’intenzione di dire addio alle pellicce nei suoi prodotti. Oggi tocca a Dolce&Gabbana che a partire dalla prossima collezione sarà un marchio fur-free: tutta la pelliccia che si vedrà nelle collezioni sarà infatti realizzata con fibre sintetiche. Secondo i piani degli stilisti, la decisione finirà per avere ripercussioni su tutta la catena produttiva del brand: di pari passo con questa sostituzione infatti, Dolce&Gabbana ha implementato la ricerca nei materiali ecosostenibili e di riciclo, e intende applicare con il tempo il frutto delle ricerche a tutte le categorie merceologiche.

“La decisione di Dolce&Gabbana di eliminare l’uso delle pellicce sferra un altro duro colpo alla crudele industria della pellicceria. Dal primo di gennaio l’Italia ha vietato definitivamente l’allevamento di animali da pelliccia e ora uno dei marchi più iconici del nostro Paese, le cui collezioni sono dedicate alla cultura, all’arte e alla bellezza italiana, ha riconosciuto che la crudeltà che deriva dalla produzione delle pellicce non è più di moda e non può più essere sinonimo del Made in Italy nel mondo.” È il commento di Martina Pluda, direttrice per l’Italia di Humane Society International, l’organizzazione che ha supportato la scelta del marchio.

“Dolce&Gabbana sta lavorando a un futuro più sostenibile” ha commentato Fedele Usai, Group Communication & Marketing Officer del brand. “L’intero sistema moda ha una responsabilità sociale importante che deve essere promossa e incoraggiata: integreremo materiali innovativi e processi di produzione rispettosi dell’ambiente nelle nostre collezioni, salvaguardando allo stesso tempo i posti di lavoro e le professionalità che rischiavano di estinguersi”.