Trasporto animali vivi, il Parlamento Ue approva la relazione (e delude tutti)

ANIMALI

Ridurre i tempi di trasporto, migliorare le condizioni sanitarie e incrementare la sorveglianza sulle violazioni delle norme Ue sul trasporto degli animali: queste le richieste del Parlamento europeo in un relazione approvata con 557 voti favorevoli 55 contrari e 78 astenuti. “Un provvedimento troppo blando” è l’accusa del mondo animalista.

Le richieste del Parlamento europeo

Il testo approvato dagli eurodeputati è frutto di un’indagine portata avanti dalla sottocommissione dell’Eurocamera per il trasporto animale in collaborazione con organizzazioni non governative e autorità statali.  Nel testo gli eurodeputati chiedono norme che garantiscano che la durata del viaggio per gli animali che vanno al macello non superi le otto ore, che il trasporto di animali gravidi sia limitato a un massimo di quattro ore e che non sia consentito il trasporto per i vitelli di età inferiore alle quattro settimane, tranne nel caso di trasporto per una distanza inferiore ai 50 km. Il Parlamento europeo chiede inoltre che si renda obbligatorio un sistema di telecamere a circuito chiuso sui veicoli di trasporto, specialmente per le operazioni di carico e scarico e che il trasporto sia possibile solo se la temperatura prevista per l’intera durata del viaggio è tra i 5 e i 30 gradi.

Gli eurodeputati puntano a disincentivare l”esportazione di animali vivi in favore di un sistema più efficiente ed etico, che favorisca il trasporto di sperma per allevamento o di carcasse e carne già macellate.

Evi: “Il Parlamento ha perso un’occasione”

“Il Parlamento europeo aveva l’opportunità di dire basta a questo sistema di crudeltà a e sfruttamento, con un messaggio chiaro su quelle che devono essere le nuove norme europee sul trasporto animale: limite massimo di 8 ore al trasporto; durata limitata ai viaggi in mare, dove abbiamo visto verificarsi le peggiori tragedie; divieto al trasporto di animali non svezzati sotto le 5 settimane e un divieto all’export ovunque non sia possibile garantire gli stessi standard di benessere animale previsti in Europa. Niente di tutto ciò” dichiara l’eurodeputata Eleonora Evi, co-portavoce nazionale di Europa Verde e Vice-Presidente dell’Intergruppo parlamentare sul benessere animale del Parlamento Ue.

Continua la Evi: “La maggioranza dei parlamentari europei infatti, dopo essersi riempita la bocca di belle parole sulla necessità garantire migliori standard di benessere animale, arrivata alla prova dei fatti, ha dimostrato di tenere più agli interessi delle aziende che profittano su questo sistema malato, rigettando proposte di riforma che garantivano veramente la tutela degli animali durante il trasporto”.

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Lav: “Una grande delusione”

“Riteniamo che si tratti di una grave mancanza ed un’occasione persa per garantire davvero maggiore protezione agli animali trasportati sulle strade d’Europa ed oltre i suoi confini ed ascoltare le richieste dei cittadini europei,” dichiara Lav “ma continueremo a batterci per ottenere una presa di posizione forte da parte della Commissione europea, spingendo per una normativa che dia pieno riconoscimento agli animali come esseri senzienti.”

La riduzione delle ore di viaggio è una misura essenziale, eppure il limite di 8 ore caldamente proposto da alcuni europarlamentari non è stato approvato nel caso dei viaggi via mare, in cui gli animali sono ancor più esposti a condizioni estreme di sofferenza. Allo stesso modo – continua l’organizzazione – il Parlamento non ha votato per l’inclusione dei tempi di carico e scarico degli animali nel tempo di viaggio, di fatto inficiando l’efficacia del limite temporale delle 8 ore anche quando presente, né ha votato per maggiore protezione degli animali fragili, non approvando il divieto il trasporto degli animali oltre il 40% del periodo di gravidanza, condizione legata a gravi rischi di salute per la madre e il nascituro, così come degli animali non svezzati.

Animal Equality: “Un voto deludente”

Il Parlamento ha consegnato nelle mani della Commissione un voto che va in direzione opposta, di fatto annacquando il testo già debole uscito dalla Commissione di inchiesta sul trasporto di animali vivi a dicembre. Si tratta di un fatto molto grave, che non tiene conto delle numerose inchieste e denunce portate avanti non solo da alcune autorità dei singoli Stati membri ma anche delle organizzazioni non governative che da tempo denunciano l’orrore del trasporto di animali vivi.