Caro Salvagente, ad aprile ho fatto il subentro al contratto Windtre che era intestato a mio fratello purtroppo deceduto. Il contratto è un abbonamento Wind Family e prevede una sim voce con minuti illimitati e 20 GB di navigazione al prezzo di 14,99 più una sim dati con 50 GB di navigazione a costo zero che uso con un tablet. Nel periodo del subentro ho notato un messaggio strano che riguardava la sim dati e ho telefonato al 159: un’operatrice mi ha consigliato di mandare una pec per fare riattivare la promo internet Digital Super Sim che prevede appunto lo sconto dei 30 euro che altrimenti costerebbe la sim dati. Dopo pochi giorni mi arriva la risposta tranquillizzante: “in riferimento alla sua segnalazione del (…) le comunichiamo di aver effettuato le opportune verifiche dalle quali è emerso che non è presente alcuna anomalia inerente il servizio oggetto della segnalazione.” Per la prima fattura a mio nome devo però attenderefine agosto quando ne arrivano ben 3 , due di 44,99 per i mesi di giugno e luglio e una di 67,50 per il periodo aprile-maggio. Capisco subito che mi hanno ingannato e non hanno applicato la promo, facendomi pagare il triplo di quello che pagava mio fratello. Mando subito una pec di reclamo e telefono al 159 dove l’operatrice dice che non riesce a vedere le fatture ma vede che ce n’è un’altra con scadenza settembre di 44,99 che infatti mi arriva il giorno dopo via mail … A quel punto chiedo come fare per chiudere il contratto e chiedere la portabilità.
Che cosa posso fare?
Caro lettore, dalla sua ricostruzione risulta per lo meno condivisibile la sua rabbia e la sua delusione per la mancata trasparenza degli operatori Wind.
Noi abbiamo chiesto a Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia, consigli per chi si trovasse in situazioni come la sua. Ecco cosa ci ha risposto.
In caso di subentro, cioè di cambio intestazione del contratto, sia mobile che di rete fissa, quello che varia è appunto, il nome del titolare del contratto, tutte le altre caratteristiche, cioè l’offerta commerciale con tutto ciò che questa comporta, rimane invariata.
Nel caso descritto dal signor Berlato, in seguito a tale subentro, si è creato un blocco di fatturazione, che ha generato l’emissione delle fatture di periodo in ritardo e tutte contemporaneamente ma, con scadenza diverse, diluite nei mesi a seguire.
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Il vero problema, rimane quindi l’offerta applicata, che a quanto scrive l’interessato, è stata variata. Considerando che il piano attivo prevedeva in abbinamento la sim dati a costo zero suppongo, come in genere avviene, che la promo dovesse rimanere attiva solo se non ci cessa il contratto. In pratica, avendo effettuato il subentro, formalmente c’è stata la chiusura del precedente contratto e l’apertura del nuovo con altra intestazione.
Questo passaggio, e quindi questa cessazione, concretamente ha fatto scattare la decadenza della promo attiva sulla sim dati che ha iniziato a generare un costo.
Ritengo, che sia necessario da parte di Wind Tre intervenire in modo specifico per riattivare la precedente formulazione, perché se da un lato i sistemi hanno recepito il tutto come cessazione dall’altro, il contratto continua ad essere attivo.
Se poi il gestore insistesse a non risolvere la problematica, è corretto cercare di risolvere la questione, contestando le fatture e avviando un tentativo di conciliazione, in modo da chiarire il tutto e non lasciare pendenze aperte con questo gestore