È presente nei cosmetici, nelle tinture per capelli in primis, utilizzato nella fabbricazione di pneumatici, prodotti in gomma, adesivi e resine industriali e ci sono solide evidenze scientifiche che possa agire come interferente endocrino nell’organismo umano. Per questo motivo la Commissione europea vuole inserire il resorcinolo nella lista delle Sostanze estremamente pericolose (SVHC) dopo che a nel giugno 2020 l’Echa, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche, ha riconosciuto il resorcinolo come un interferente endocrino per l’uomo, ma non lo ha identificato all’unanimità come sostanza estremamente pericolosa.
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Sulla proposta della Commissione il 22 e il 23 settembre alla riunione del comitato REACH sono chiamati a votare gli Stati membri e decisivo sarò il loro parere. Per questo motivo otto Ong (Health and Environment Alliance – HEAL –, ChemTrust, Chemsec, Clientearth, Health Environment Justice Support – HEJ Support -, The European Environmental Bureau – EEB -, Women Engage for a Common Future – WECF -, BUND – Friends of the Earth Germany) hanno sottoscritto un appello rivolto ai governi per chiedere di approvare la proposta della Commissione.
In particolare nella lettera inviata al governo Draghi, indirizzata ai ministri Roberto Cingolani della Transizione ecologica, Daniele Franco dell’Economia e Roberto Speranza titolare della Salute, Genon K. Jensen, direttore esecutivo di HEAL, chiede “di sostenere questa proposta (della Commissione, ndr) di identificazione al fine di garantire che le autorità pubbliche, gli attori della catena di approvvigionamento, i lavoratori e i cittadini abbiano una conoscenza adeguata dei pericoli della sostanza resorcinolo”.
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Il resorcinolo, prosegue la lettera, “influisce sul funzionamento del sistema tiroideo, essenziale per lo sviluppo del cervello, in particolare per i bambini non ancora nati. È stato dimostrato che l’esposizione al resorcinolo influisce sull’ormone tiroideo produce una serie di gravi effetti sullo sviluppo e correlati a questi effetti” si associa l’insorgenza “dell’ipotiroidismo, gozzo e impatti neurologici nel bambino. Questi ultimi effetti possono essere considerati irreversibili perché influenzano fortemente il benessere e la qualità della vita di un individuo nel lungo periodo. Tutte queste prove sono rigorosamente dettagliate nel documento di identificazione SVHC che supporta l’attuale discussione sulle proprietà del resorcinolo”. Pertanto – si conclude la missiva – “vi invitiamo a supportare l’identificazione SVHC del resorcinolo” come proposto dalla Commissione.