Cos’è il dimoxystrobin, il pesticida tossico che l’Ue non riesce a bandire

Dimoxystrobin

È inserito da tempo nella lista delle sostanze candidate alla sostituzione, ma l’Ue ha prorogato per la sesta volta il dimoxystrobin. Il Pan-Europe ha presentato una denuncia formale alla Corte di giustizia

Nonostante è da tempo considerata una sostanza estremamente preoccupata (e quindi da bandire al più presto) la Commissione europea ha nuovamente prorogato l’uso del fungicida  dimoxystrobin. Per questo motivo Pan Europe ha deciso di presentare una formale denuncia alla Corte di giustizia dell’Ue. “Contestiamo la sesta proroga dell’approvazione concessa al pesticida ‘dimoxystrobin’. Questa sostanza chimica è nell’elenco dei pesticidi più tossici che avrebbero dovuto essere banditi anni fa” si legge nella nota diffusa dall’associazione.

Cos’è il dimoxystrobin

Il dimoxystrobin appartiene alla classe dei fungicidi strobilurinici. Può essere utilizzato solo come fungicida per il controllo dei patogeni fungini nel frumento invernale. Dimoxystrobin è attivo contro i funghi sulla superficie della pianta e all’interno della pianta come inibitore della respirazione mitocondriale attraverso il blocco del trasporto degli elettroni. L’Efsa, nel 2005, ne ha riconosciuto proprietà tossicologiche a carico degli esseri umani e degli animali. In particolare l’Ue considera il fungicida come avente proprietà d’interferente endocrino che può causare effetti avversi negli esseri umani.

È sulla base di queste valutazioni che la dimoxystrobin è stato inserito nell’elenco delle sostanze candiate alla sostituzione.

Le proroghe ripetute

Quello del dimoxystrobin non è un caso isolato. “Le rivalutazioni ritardate e le proroghe dell’approvazione per i pesticidi a livello dell’Ue sono un modello standard” denuncia Pan- Europe: 136 pesticidi sono stati prorogati ai sensi dell’articolo 17 nel 2021 (che rappresentano quasi il 30% di tutti i pesticidi attualmente approvati dall’UE), mentre nello stesso anno sono state adottate solo 10 decisioni relative al (non) rinnovo delle sostanze attive. Anche per le sostanze classificate più pericolose, i cosiddetti ‘Candidati alla sostituzione’, le estensioni di approvazione sono la norma: le estensioni sono concesse fino a 9 anni. Già dal 2011 sono state concesse 108 proroghe – solo a causa di valutazioni ritardate – a 39 dei 54 pesticidi dall’elenco dei candidati alla sostituzione approvato.