Pane in cassetta, per hamburger o bagel. Sono prodotti che si trovano comunemente nei supermercati, e a dispetto del fatto che non sono freschi come il pane dal fornaio, vengono spesso comprati per occasioni speciali, o per chi preferisce un acquisto più comodo. Il magazine francese 60 millions de consommateurs, però, ha portato in laboratorio 9 panini per sandwich di cereali, 10 panini per hamburger, 6 panini per bagel e 3 panini per hot dog, scoprendo che in alcuni casi la presenza di residui di pesticidi era rilevante. Le marche testate sono una trentina, non conosciute in Italia, a parte i monomarca Auchan e Carrefour, e Lidl.
Troppi pesticidi nella farina
“L’ingrediente base del pane è la farina di frumento o di altri cereali, sia coltivati che seminati con l’utilizzo di pesticidi – scrive 60 millions de consommateurs – Potremmo quindi aspettarci di trovare residui nei prodotti finiti. Bingo! Questo è il caso della stragrande maggioranza delle referenze convenzionali… e di due panini per hamburger biologici. Nessun residuo eccede i limiti consentiti; ma questa onnipresenza ricorda ancora una volta l’uso – troppo – ampio dei pesticidi”. Tra i panini, il marchio Harry’s se la cava meno bene, con tre residui rilevati nel suo “sandwich americano ai 7 cereali”. Inoltre, uno di questi è la cipermetrina, un erbicida classificato come irritante e potenzialmente dannoso per il sistema endocrino. Tra gli altri residui trovati nei panini, le analisi hanno identificato il piperonil butossido, un sinergizzante ampiamente utilizzato nelle colture di cereali.” Sebbene il suo utilizzo, riconosciuto sicuro, riduca l’utilizzo di molecole attive, è comunque una sostanza indesiderabile” scrive il magazine.
Anche i pani biologici contaminati
La maggior parte dei panini e dei bagel per hot dog non è immune da questa contaminazione. Tracce di cipermetrina sono state rilevate in particolare negli “Hot Dog Breads” di Fournée Dorée, nei “Sesame Bagels” del marchio U, e in Auchan “Sesame Bagels to guarnire”. I residui di pesticidi sono presenti anche in nove dei dieci panini per hamburger testati, anche biologici. Anche in questo caso le quantità sono ben al di sotto della soglia regolamentare. In fondo alla classifica, il Carrefour Classic “Maxi hamburger di farina integrale” unisce tre molecole, tra cui la cipermetrina.
Niente ossido di etilene e micotossine
Tra l’ampio spettro di molecole ricercate, è stato incluso l’ossido di etilene (Eto) per i prodotti contenenti sesamo. Questo disinfettante alimentare vietato in Europa è da diversi mesi al centro di uno scandalo sanitario. La buona notizia è che nessuno dei pani al sesamo testati è stato contaminato. Un’altra buona notizia: nei prodotti testati non c’era alcuna traccia di micotossine, tossine prodotte da alcune muffe e in grado di provocare vari disturbi (vomito, anemia, persino convulsioni).
Sale, zuccheri e additivi
Più in generale, le analisi mostrano una qualità nutrizionale piuttosto favorevole nei pani industriali: dei 28 prodotti testati, 25 hanno ottenuto un Nutri-Score A o B. Ma quasi tutti sono troppo salati e la maggior parte contiene zuccheri aggiunti (saccarosio o sciroppo di glucosio). Inoltre, il loro basso contenuto di fibre, in particolare, non consente di mantenere la sazietà per lungo tempo. E troppi contengono conservanti, emulsionanti o agenti di consistenza. Ancora una prova di come il nutri-score sia un tipo di etichettatura tutt’altro che efficiente.
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