Utilizzavano alcol denaturato normalmente impiegato nelle attività industriali e nella sanificazione, ma anche igienizzanti e disinfettanti per produrre bevande alcoliche. E si erano organizzati per replicare perfettamente etichette importanti del settore e sigilli di Stato.
A porre fine all’attibvità criminale, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaf (ICQRF) e la Guardia di Finanza di Napoli che hanno provveduto a effettuare perquisizioni e sequestri nell’ambito dell’operazione Bad Drink.
Coordinate dalla Procura di Napoli Nord, le attività hanno avuto origine da una articolata indagine investigativa dell’ICQRF.
Sono stati quindi sequestrati 2.800 litri di alcol, 9.000 bottiglie di liquori e una grande quantità di confezioni di champagne e vini, commercializzati anche con marchi molto conosciuti dai consumatori.
Le perquisizioni hanno consentito di ricostruire in maniera dettagliata le attività realizzate in un contesto molto organizzato e strutturato in maniera “industriale”, tanto da risultare operativo anche nel settore della contraffazione di sigilli di stato e di generi alimentari di prima necessità . Infatti, oltre al sequestro di 900 bottiglie di olio extra vergine di oliva sono state perquisite tipografie e depositi commerciali in cui sono stati rinvenuti e sequestrati 300.000 contrassegni di stato contraffatti, oltre a numerosi cliché per la stampa di false etichette che sarebbero state apposte ai prodotti di provenienza illecita.