Ossido di etilene, la Commissione abbassa la guardia sui controlli

OSSIDO DI ETILENE

Prodotti non conformi contenenti ingredienti trattati illegalmente con ossido di etilene – un disinfettante cancerogeno, mutageno e tossico per la riproduzione vietato in Europa – potrebbero continuare a essere venduti all’insaputa dei consumatori. È l’allarme che lancia l’organizzazione francese, Foodwatch, che ha racchiuso tutte le sue preoccupazioni in una lettera indirizzata alla Commissione europea. Secondo alcuni documenti di cui è entrata in possesso l’organizzazione, nel corso di una riunione la Commissione europea e gli Stati membri che si è tenuta ieri, hanno deciso di abbassare la guardia sui controlli. In altre parole, l’esecutivo europeo ha chiesto agli Stati membri di non richiamare i prodotti se la concentrazione di ossido di etilene sia inferiore alla soglia rilevabile (0,02 mg/kg, per i prodotti fabbricati prima del 14 giugno 2021). “Un compromesso inaccettabile” lo definisce Foodwatch laddove si consideri che i due ingredienti che risultano contaminati attualmente, la gomma di guar e la farina di carrube, vengono utilizzati anche nel latte per l’infanzia.

Dal sesamo alla gomma di guar

Ma facciamo un passo indietro. Lo scandalo ossido di etilene scoppia a settembre 2020 quando in tutta Europa, e anche nel nostro paese, vengono richiamati dal mercato numerosi prodotti da forno contenenti sesamo: è proprio questo ingrediente, proveniente dall’India, che risulta contaminato da ossido di etilene. I richiami si susseguono per diversi mesi fino a quando il 17 giugno due nuovi ingredienti, la gomma di guar e la farina di carrube risultano contaminati dalla stessa sostanza. Sul sistema di allerta europea si susseguono i richiami che, tuttavia, non riguardano tutti gli stati membri: in Francia, ad esempio, vengono richiamati centinaia di gelati e sorbetti (i due ingredienti sono due addensanti molto usati in questi cibi) mentre in Italia tutto, stranamente, tace.

Parola d’ordine: ammorbidire i controlli

La riunione di ieri – spiega Foodwatch – doveva tentare di armonizzare le risposte a questo nuovo scandalo alimentare poiché alcuni Paesi europei non hanno proceduto a ritiri e richiami di alimenti contenenti un ingrediente trattato con ossido di etilene, sostanza comunque vietata, la Commissione Europea e gli Stati membri si apprestano ad adottare il minimo comune denominatore e a considerare in definitiva accettabile questi prodotti non conformi.

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Per Foodwatch, questi prodotti non conformi violano chiaramente gli articoli 11 e 14 sulla sicurezza alimentare del regolamento europeo 178/2002.

Uno scandalo dalle origini incerte

Le non conformità sembrano essere apparse sul mercato almeno dal 2019. Ma le autorità ammettono che è impossibile datare l’inizio di tutta questa vicenda. “L’esposizione complessiva della popolazione alle molecole di ossido di etilene è quindi probabilmente superiore a quanto pensavamo. Tuttavia, non esiste attualmente alcuna valutazione di un possibile effetto cumulativo. Perché? “Chiede Ingrid Kragl, direttore di Foodwatch.

Sfortunatamente, non è tutto. Dopo il richiamo di migliaia di referenze di prodotti a base di sesamo e poi gelati contenenti farina di semi di carrube o gomma di guar contaminati da ossido di etilene, banditi in Europa, Foodwatch avverte della presenza di farina di carrube. latti per lattanti 1° età e 2° età.