Api e pesticidi, Corte Ue: il divieto è legittimo. Battuta (di nuovo) Bayer

PESTICIDI

La Corte di giustizia Ue ha respinto il ricorso della Bayer contro le restrizioni decise nel 2013 dall’Unione su tre pesticidi nocivi per le api. La sentenza riguarda tre principi attivi: l’imidacloprid, sviluppato da Bayer CropScience, il clothianidin, sviluppato da Takeda Chemical Industries e Bayer CropScience, e il tiametossam, di Syngenta. La Corte ha confermato una sentenza del 2018, successivamente impugnata da Bayer, casa produttrice di due dei tre pesticidi neonicotinoidi in questione.

La Corte europea ha anche confermato che la Commissione europea ha fatto bene a utilizzare gli studi più recenti esaminati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), anche se non ancora convalidate dagli Stati membri dell’Ue, in quanto qualsiasi nuova informazione scientifica e tecnica dovrebbe essere considerata quando si valuta il rischio di un pesticida. In altre parole, la Corte ha sostenuto l’uso del principio di precauzione e che, anche in caso di incertezza, la Commissione europea aveva il diritto di applicare tali restrizioni.

“Dopo 8 anni di lavoro legale a sostegno della decisione della Commissione europea, accogliamo con favore questa conferma da parte della Corte che la Commissione europea aveva ragione a limitare l’uso dei neonicotinoidi. Inoltre, la Corte conferma la definizione del principio di precauzione: in caso di dubbio sulla tossicità di un pesticida, la Commissione europea ha il diritto di vietarlo” ha commentato Martin Dermine, responsabile delle politiche presso PAN Europe, che è intervenuta nel procedimento avviato da Bayer contro le restrizioni imposte dalla Commissione Europea ai suoi insetticidi.

La Corte Europea ha anche confermato che la Commissione Europea ha usato correttamente le recenti scoperte dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa), anche se non sono state ancora convalidate dagli Stati membri dell’UE, e che qualsiasi nuova informazione scientifica e tecnica deve essere preso in considerazione, al fine di riesaminare l’approvazione di un pesticida.

Martin Dermine ha aggiunto: “L’industria e diversi stati membri pro-pesticidi continuano a spingere per ritardare le decisioni per limitare i pesticidi tossici in Europa, sulla base del fatto che gli Stati membri dell’UE non hanno preso provvedimenti. La Corte in questa sentenza conferma che qualsiasi nuovo lavoro scientifico può essere utilizzato per vietare un pesticida. Questa è una buona cosa perché possono essere necessari dai 10 ai 15 anni prima che gli Stati membri accettino di inasprire le regole per la valutazione dei pesticidi. Questo darà sicuramente all’Efsa e alla Commissione europea più margine di manovra per accelerare il divieto dei pesticidi più tossici, utilizzando le più recenti conoscenze scientifiche “.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Cosa sono i neonicotinoidi

I neonicotinoidi sono la classe di insetticidi più utilizzata al mondo, ma le preoccupazioni sul loro impatto sulle api sono state rafforzate da molteplici sforzi di ricerca.

Nel 2013 l’Unione europea ha optato per un divieto parziale sull’uso delle tre sostanze chimiche in questa classe: imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam. Le restrizioni applicate alle colture includono mais, grano, orzo, avena e colza. Con un ulteriore voto del 2018, tutti gli usi esterni delle sostanze chimiche sono stati vietati.