Le galline hanno rotto le gabbie: il 60% delle uova viene da sistemi alternativi

GALLINE GABBIE

Negli ultimi 4 anni, secondo un report di Ciwf Italia, il rapporto tra i sistemi di allevamento delle galline si è invertito: in base alla banca dati nazionale del ministero della Salute, nel dicembre 2020 il 60% delle oltre 50 milioni di galline e pollastre in Italia erano allevate in sistemi cage free, ossia biologico (4%), all’aperto (3%) e a terra (53%)

Rispetto a un allevamento in gabbia, dove le galline non hanno possibilità di muoversi all’interno del capannone,  di esprimere i comportamenti naturali basilari, spiega l’associazione animalista in una nota, nei sistemi a terra ben progettati gli animali possono godere di un potenziale di benessere migliore grazie alla maggiore libertà di movimento nelle tre dimensioni dello spazio e alla possibilità di esprimere un repertorio di comportamenti più ampio.

I falsi sistemi “a terra

Tuttavia, esistono tipi diversi di allevamento e non tutti sono dotati di caratteristiche in grado di fornire alle galline un miglioramento significativo del loro benessere.  Ad esempio, un tipo particolare di sistemi a terra, i cosiddetti sistemi combinati’, presenta diversi limiti per il benessere delle galline. Questi sistemi, infatti, prevedono la possibilità, permanente o temporanea, di confinare gli animali in gabbia attraverso la chiusura di cancelletti frontali e, anche quando i cancelletti sono aperti, possono limitare fortemente i movimenti degli animali e l’espressione di alcuni comportamenti naturali, a causa di alcune caratteristiche di questi sistemi.
Per questo da anni – prosegue la nota – Ciwf collabora con le aziende del settore alimentare, perché una transizione realmente cage free non significhi solo abbandono delle gabbie, ma anche di questi sistemi combinati, disincentivando nuovi investimenti in questo tipo di strutture e migliorando quelli presenti grazie ad alcune modifiche che aiutino a facilitare il movimento delle galline e permettano di evitare la possibilità di confinamento, come la rimozione dei cancelletti frontali e delle partizioni interne”.
Dichiara Elisa Bianco, responsabile del settore Alimentare di Ciwf Italia: “Il benessere animale è un tema sempre più all’ordine del giorno per le aziende alimentari e consumatori, ed è fondamentale investire in sistemi che siano in grado di rispondere alle richieste del mercato resistendo alla prova del tempo, per evitare di trovarsi con sistemi obsoleti prima che l’investimento iniziale sia stato ripagato. Abbiamo grande fiducia nel percorso che abbiamo avviato con i produttori di uova con cui collaboriamo e continueremo a collaborare con tutte le aziende alimentari per garantire la trasparenza delle informazioni e rispondere alle richieste dei consumatoria partire dalla migliore libertà di movimento per gli animali“.