Enel non mi ha inviato fatture per un anno. Ho diritto a un indennizzo?

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Caro Salvagente, nel gennaio 2020 ho attivato un contratto con Enel Energia per la fornitura di energia elettrica relativa al mio immobile. Al momento della ricezione del contratto, però, mi accorgevo che erroneamente la società aveva predisposto un “modulo di adesione al contratto per la fornitura di energia per uso abitazione” e non invece per uso diverso da abitazione per come espressamente richiesto. Ho subito evidenziato l’errore chiedendone la modifica tramite il servizio clienti, il quale successivamente provvedeva all’invio del modulo di contratto corretto. Dalla data di sottoscrizione del contratto non ho mai ricevuto da parte di Enel Energia alcuna fattura nonostante abbia più volte sollevato il problema telefonicamente al servizio clienti. Ho provveduto a fare reclamo scritto chiedendo oltre all’emissione delle fatture anche la rateizzazione e l’indennizzo per mancato rispetto della periodicità di fatturazione.

Pochi giorni fa ho finalmente ricevuto la prima bolletta, di 720 euro relativa a un anno intero, con il piano di rateizzazione ma non mi è stato riconosciuto alcun risarcimento perché secondo Enel la bolletta è stata emessa entro i 60 giorni solari calcolati dall’ultimo giorno di consumo addebitato in fattura.

Maria Tedeschi

Cara Maria, abbiamo chiesto lumi a Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione dei consumatori Konsumer Italia. Ecco quanto ci ha risposto.

È evidente che in caso di blocco di fatturazione non viene rispettata una delle condizioni fondamentali previste nel contratto sottoscritto e di conseguenza ritengo che un indennizzo comunque sia dovuto, fosse anche perché non sono stati rispettati gli standard di qualità.

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Detto ciò, tale  disservizio non è un fatto imputabile alla signora Tedeschi, che anzi, nel corso di tutto il periodo, cioè un anno, in cui non ha ricevuto le normali fatture, si è fatta parte attiva e ha più volte segnalato tale anomalia, sollecitando l’invio delle fatture, oltre ad aver inviato un reclamo scritto.

Una volta ripresa la fatturazione, ed emessa la prima fattura, che chiaramente contiene tutti i consumi non tariffati fino a quel momento, è stato corretto da parte del Fornitore, indicare direttamente la possibilità di rateizzare la fattura, chiaramente senza interessi, ma allo stesso modo, avrebbe dovuto riconoscere l’indennizzo per la tardiva emissione della prima fattura.

Nel dettaglio, la normativa, su tale argomento, prevede che con riferimento alle fatture di attivazione, cioè la prima fattura successiva a uno switching/voltura/attivazione, il vincolo da rispettare è quello di 45 giorni solari, o altro termine previsto dai contratti di mercato libero, inteso come differenza di giorni fra l’ultimo giorno di consumo fatturato e la data di emissione della fattura.

Gli indennizzi previsti inoltre, si applicano a tutte le fatture emesse, quindi anche alla fatture di attivazione.

Di conseguenza, ciascuna fattura deve essere emessa, in linea generale, entro il termine di 45 giorni solari calcolati dall’ultimo giorno di consumo addebitato nella medesima fattura; nel caso di ritardo, la società fornitrice, è previsto che corrisponda un indennizzo, che è poca cosa ma, va riconosciuto ed è automatico, cioè va accreditato sulla prima fattura utile.

Questi indennizzi corrispondono a 20 euro, per ritardi fino a 45 giorni; 40 euro per ritardi fino a 90 giorni; 60 euro per ritardi superiori a 90 giorni.

Per il caso concreto, è trascorso un intero anno per l’emissione della prima fattura, quindi alla lettrice spetta l’indennizzo massimo di 60 euro che, ripeto, è poca cosa e non serve certo come deterrente per il gestore per evitare il ripetersi di situazioni analoghe ma, almeno, è una sorta di riconoscimento del disagio arrecato e di scuse nei confronti del cliente.