Niente caramelle, siamo vegetariani

Avete presente quelle simpatiche caramelle gommose a forma di orsetto? Tra i tanti ingredienti che occorrono per ottenerle fa capolinea la gelatina animale. I più penseranno che si tratta di un materiale gelificato, ridotto cioè allo stato di gel necessario per dare “gommosità” alle caramelle. Ma in quanti sanno da cosa è ottenuta?

La definizione viene fornita dal regolamento CE 853/2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. La gelatina – si legge nel regolamento – è una proteina naturale e solubile, gelificata o non, ottenuta per idrolisi parziale del collagene prodotto a partire da ossa, pelli, tendini e nervi di animali.”

Inoltre il regolamento indica che “per la produzione di gelatina destinata all’utilizzazione negli alimenti possono essere impiegate le seguenti materie prime:

a) ossa diverse dai materiali specifici a rischio secondo la definizione di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera g), del regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio (1);
b) pelli di ruminanti d’allevamento;
c) pelli di suini;
d) pelle di pollame;
e) tendini e legamenti;
f) pelli di selvaggina selvatica.

Capite bene che l’annuncio di Sperlari di eliminare dalle sue caramelle kids  la gelatina alimentare e sostituirla con l’amido di mais e l’amido di patate abbia fatto fare salti di gioia non solo ai vegani e vegetariani ma anche a tutti quelli che non possono fare a meno delle caramelle ma fanno volentieri a meno di un mix di tendini, pelle e legamenti di animali. Al di là degli impegni della Gelatine Manufacturers of Europe, l’associazione con sede a Bruxelles che rappresenta quasi il 100% della produzione europea di gelatina, sul benessere animali e sulla sostenibilità, resta il fatto che si tratta pur sempre di scarti animali e non è piacevole sapere di mangiarli nascosti tra simpatiche faccine di orsetti colorati.