Cosa hanno detto Ema e Aifa sui rischi di Astrazeneca per le donne

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A fronte di una rassicurazione complessiva sul vaccino AstraZeneca, che infatti riparte nei centri vaccinazione italiani, rimangono alcune possibili connessioni tra patologie e effetti collaterali gravi per i quali la stessa Agenzia europea del farmaco ha assicurato un supplemento di approfondimento. Aifa però chiarisce che non saranno pubblicate indicazioni particolari per chi prende la pillola anticoncezional

I casi di coaguli anomali

Il comitato per la sicurezza dell’Ema, in una nota, ha spiegato infatti che “il vaccino non è associato ad un aumento del rischio complessivo di coaguli di sangue (eventi tromboembolici) in coloro che lo ricevono”, ma che “tuttavia, il vaccino può essere associato a casi molto rari di coaguli di sangue associati a trombocitopenia, cioè bassi livelli di piastrine (elementi nel sangue che lo aiutano a coagulare) con o senza sanguinamento, inclusi rari casi di coaguli nei vasi che drenano il sangue dal cervello (Csvt)”.
Su 20 milioni di persone vaccinate, all’Ema risultano solo 7 casi di coaguli di sangue in più vasi sanguigni (coagulazione intravascolare disseminata) e 18 casi di Cvst. “Un nesso causale con il vaccino non è dimostrato, ma è possibile e merita ulteriori analisi”.

Attenzione soprattutto per le donne sotto i 55 anni

Complessivamente il numero di eventi tromboembolici riportati dopo la vaccinazione, sia negli studi prima della licenza sia nelle segnalazioni dopo il lancio delle campagne di vaccinazione (469 segnalazioni), era inferiore a quello previsto nella popolazione generale. Ciò consente all’Ema di confermare che non vi è alcun aumento del rischio complessivo di coaguli di sangue. “Tuttavia, nei pazienti più giovani permangono alcune preoccupazioni, legate in particolare a questi rari casi”. La maggior parte dei casi che hanno portato alla morte si è verificata in persone sotto i 55 anni e la maggioranza erano donne. La Francia, per esempio, ha riattivato le somministrazione, ma solo per chi ha più di 55 anni.

Le avvertenze dell’Ema

“Alla luce dei suoi risultati, i pazienti devono essere consapevoli della remota possibilità di tali sindromi e, se si verificano sintomi indicativi di problemi di coagulazione, i pazienti devono consultare immediatamente un medico e informare gli operatori sanitari della loro recente vaccinazione. Sono già state prese misure per aggiornare le informazioni sul prodotto del vaccino per includere maggiori informazioni su questi rischi.

Il parere dell’Aifa

Intanto, il direttore dell’Agenzia italiana per il farmaco, Nicola Magrini ha chiarito: Non ci saranno avvertenze speciali per gravidanze o allattamento né per chi assume pillole anticoncezionali o ha fattori genetici che predispongono alla coagulazione del sangue. Chi si deve vaccinare o si è vaccinato deve stare tranquillo. Se emergono problemi bisogna rivolgersi al proprio medico”. Sulle pillole anticoncezionali, Magrini ha spiegato: “Questi farmaci hanno un basso rischio di provocare trombosi, circa un caso ogni 10mila: più alto quindi dell’eventuale rischio di cui parliamo oggi con il vaccino. Questo rischio viene giudicato come accettabile e la pillola anticoncezionale oggi viene usata da 100 milioni di donne sul pianeta. Non abbiamo giudicato opportuno prevedere screening della popolazione o inserire il farmaco tra gli eventuali fattori di rischio”. Nessuna preoccupazione particolare, secondo il direttore Aifa, nemmeno “se si è portatori di una delle mutazioni genetiche che predispongono al rischio di coagulazione del sangue, come il fattore 5 di Leiden o altri più rari”.

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Sintomi da non sottovalutare

In ogni caso, l’Ema ha chiarito, che se si verifica uno dei seguenti sintomi dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca bisogna immediatamente assistenza medica e menziona la tua recente vaccinazione:

  • affanno,
  • dolore al petto o allo stomaco,
  • gonfiore o freddo a un braccio o una gamba,
  • mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la vaccinazione,
  • sanguinamento persistente,
  • piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche di sangue sotto la pelle