L’invasione del cibo spazzatura: il documentario che svela cosa c’è dentro un cordon bleu (e non solo)

CIBO SPAZZATURA

Novanta minuti per raccontare come il cibo spazzatura ha invaso i nostri supermercati e ha cambiato la nostra cultura alimentare. E’ il nuovo documentario in onda fino al 2 aprile su Arte, il canale culturale europeo: curato da Martin Blanchard e Maud Gangler è un viaggio nell’industria alimentare per svelare i segreti dei piatti ultra-trasformati. Da un alimento simbolo della cucina francese (il documentario è in francese ma con sottotitoli in italiano), il cordon bleu industriale diventa un pretesto per ripercorrere tutte le fasi della filiera, dall’allevamento al packaging. (continua dopo il video)

Il viaggio non poteva non prendere le mosse dagli ingredienti: una lunga lista di 30 ingredienti per ottenere un cordon bleu industriale a fronte dei 5 che ne occorrono per farlo in casa. Fibre di grano per agglomerare la carne, destrosio per aumentare la viscosità, proteine di soia. E poi sali di fusione per rendere il “formaggio” (volutamente tra virgolette perché non si tratta di formaggio tal quale ma di una preparazione) omogeneo e brillante. E ancora l’E171 per sbiancare il formaggio che i sali di fusione hanno opacizzato. E su questo additivo, il biossido di titanio, vietato in Francia dal 2020, si è soffermato il documentario. Probabile cancerogeno ma soprattutto inutile perché non apporta alcun beneficio al prodotto a cui è aggiunto, continua ad essere autorizzato a livello europeo perché – almeno questa è l’accusa che pesa su questo colorante – pesano gli interessi della lobby (abbiamo raccontato tutto in questo articolo). Eppure tra le industria c’è chi ci ha rinunciato dal 2018 come Nestlè che lo ha sostituto nei suoi M&M con l’amido di riso. Una sostituzione non semplice, costata all’azienda 40milioni di euro, un cambio di ricetta, di macchinari e l’aggiunta di una nuova fase nel ciclo produttivo. Ma dimostra che tutto è possibile. E che soprattutto abbiamo una chance per cambiare passo.